L'isolamento stilistico di Sant'Ambrogio non doveva essere spiccato quanto oggi, rispetto all'epoca della ricostruzione, quando esistevano altri monumenti andati perduti o pesantemente manomessi nei secoli (come il duomo di Pavia, di Novara, di Vercelli, ecc.). Nello specifico, il termine "romanico" fa riferimento al legame con l'architettura romana, dalla quale vennero ripresi alcuni elementi strutturali (l'arco, la colonna, il pilastro, la volta) e una certa impostazione monumentale e spaziale. Sant'Ambrogio,a Milano. Negli edifici del XII e XIII secolo si riscontrano invece forti influssi arabo-siciliani e moreschi diffusi a partire da Amalfi, come nel duomo di Casertavecchia (con archi acuti, finestre a ferro di cavallo nel transetto e archetti intrecciati poggianti su colonnine nel tiburio), nel duomo di Amalfi (1266-1268) ad con archi acuti intrecciati in facciata, sul campanile e nel chiostro; un intreccio reso ancora più complesso nel chiostro dei Cappuccini (1212). Il duomo di Bitonto fu costruito tra l'XI e il XII secolo secondo il modello della basilica nicolaiana e presenta la facciata tripartita da lesene e decorata con archetti pensili. La basilica era stata ricostruita sul modello di quelle romane e l'unica eco che ne rimane è nella chiesa dell'Abbazia di Sant'Angelo in Formis, eretta sempre su commissione di Desiderio dal 1072. Vi si riscontra un'originale decorazione bicroma, tramite l'uso di mattoni bianchi e rossi, e per la prima volta in Italia la facciata appare decorata da sculture, in questo caso da bassorilievi finemente scolpiti e traforati con tralci ed animali ispirati forse alle stoffe sasanidi della Persia. Molte sono di origine monastica e sono dovute alla presenza di vari ordini, antichi come i benedettini o di nuova origine (riformati) come quello cluniacense o quelli dei camaldolesi e dei vallombrosani. Elementi architettonici; Storia di Palazzo Mezzanotte; Teatro Romano. Il carattere marittimo della potenza pisana, e la peculiarità degli elementi stilistici propri del suo stile fecero sì che la diffusione del romanico pisano si estendesse ben oltre la sfera di influenza politica della città. di SuperGaara. Le sue espressioni furono influenzate, già dalle primi origini, dai contatti con Pisa ed in seguito dall'arrivo di numerosi ordini religiosi, provenienti da varie regioni italiane e dalla Francia. Le caratteristiche generali, il riassunto e le immagini sull'arte romanica, il movimento artistico che antecedette l'arte gotica La basilica è una congiunzione pressoché unica tra arte bizantina e occidentale. Sostanzialmente la facciata aquilana è a coronamento orizzontale, in pietra bianca del Gran Sasso d'Italia, con portale strombato ad arco a tutto sesto con lunetta affrescata, sormontato da un rosone a raggiera in asse. Il duomo di Modena è una delle testimonianze pervenutaci in maniera più coerentemente unitaria di tutta l'architettura romanica. Un utile strumento per imparare gli elementi architettonici del gotico dall'abaco alla guglia, dall'arco rampante all'arco sesto acuto. Nella basilica di San Clemente e in Santa Maria in Cosmedin (riedificata nel XII secolo su resti del VI secolo) furono usati, nella navata, anche alcuni pilastri alternati a serie di tre colonne, ma senza una precisa logica costruttiva come invece nel romanico. Il gran flusso di persone determinò la ricezione di una grande varietà di influssi che si manifestò anche in architettura. A differenza degli edifici romanici, gli edifici gotici avevano finestre rotonde ornate con il nome di "rosoni". Il romanico in Abruzzo si diffuse tra l'XI secolo e il XIV secolo. La chiesa di San Michele in Foro, Santa Maria Forisportam, la facciata della cattedrale di San Martino (terminata nel 1205), ad opera delle maestranze di Guidetto da Como rappresentano un'evoluzione dello stile pisano in forme ancora più ricche sul piano decorativo, a scapito della originalità architettonica. Costruita con mattoni locali,è formata da tre navate absidate. Elementi architettonici della chiesa romanica: a) pianta basilicale a tre navate con absidi adiacenti (fase iniziale) b) pianta a croce latina - transetto (dopo la fase iniziale) c) presbiterio ingrandito e più rialzato (chiesa sotterranea chiamata cripta) d) sul presbiterio: altare con ciborio, candelabro, cattedra vescovile, pulpito e) tiburio ottagonale con lanterna sull’intersezione del transetto con la navata centrale f) trombe coniche per il raccordo fra il quadrato di base e il tiburio poligonale Anche in Corsica vi furono interessanti manifestazioni del romanico, caratterizzate da contatti con ambienti soprattutto toscani come nel caso della (cattedrale di Santa Maria Assunta di Lucciana, chiesa di San Michele a Murato, Santa Maria Maggiore a Bonifacio, ecc.). Nella Cappella Palatina venne realizzato un felice connubio tra impianto a croce greca per il presbitero e il corpo basilicale nella navata. I manosc… A Venezia il capolavoro architettonico di questo periodo fu la costruzione della basilica di San Marco. Comunque gli influssi lombardi filtrati dall'Umbria vennero fecondati con l'ininterrotta tradizione classica: a Montefiascone con la chiesa di San Flaviano (inizio XII secolo), a Tarquinia con chiesa di Santa Maria a Castello (iniziata nel 1121), a Viterbo con più basiliche (Santa Maria Nuova, San Francesco a Vetralla, il duomo, San Sisto, San Giovanni in Zoccoli), tutte decorate probabilmente da maestranze lombarde che in alcuni casi parteciparono anche alla definizione dell'architettura. Nel teramano gli esempi più importanti sono la stessa Cattedrale di Teramo, realizzata ex novo nel 1158-1176, con facciata in stile romanico a salienti e tre navate[9], poiché la vecchia chiesa di Santa Maria in Parutinensis non era più adatta a svolgere le funzioni principali di sede diocesana, in seguito i complessi della chiesa di San Clemente al Vomano, della Cattedrale di Atri (solo l'esterno), della chiesa di Santa Maria di Propezzano, della chiesa di Santa Maria di Ronzano, della chiesa di San Giovanni ad insulam (Isola del Gran Sasso) e della chiesa di Santa Maria a Vico.Nel pescarese invece si hanno gli esempi dell'esterno del Duomo di Penne(il portale, in quanto la facciata è una ricostruzione del 1947), della chiesa di Santa Maria del Lago a Moscufo e della chiesa di Santa Maria Maggiore a Pianella, oltre alla già citata Badia di Casauria. Le loro elaborate tarsie con marmi colorati e tessere di vari materiali lapidei vennero applicate a pavimenti e arredi liturgici quali pulpiti, cibori, altari, cattedre, candelabri pasquali, ecc. Si possono individuare alcune zone principali: La Lombardia, intesa come unità territoriale allora più ampia di oggi, comprendente Emilia e altre zone vicine, fu la prima regione a ricevere le novità artistiche dall'Oltralpe, grazie all'ormai secolare movimento di artisti lombardi in Germania e viceversa. Il romanico in Molise si diffuse sicuramente, come in Abruzzo dal XII secolo, nella ricostruzione o nella fondazione dei monasteri maggiori, come ad esempio nella ristrutturazione dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno (risalente al VI secolo), oppure nella costruzione di chiese dentro le mura di città. Il romanico pisano si sviluppò a Pisa al tempo in cui era una potente Repubblica Marinara, dalla seconda metà dell'XI alla prima del XIII secolo, e si irradiò ai territori controllati dalla Repubblica di Pisa (Corsica e parte della Sardegna comprese) e a una fascia di Toscana settentrionale da Lucca fino a Pistoia. Elementi tipici del romanico pisano sono l'uso dalle loggette pensili, ispirate all'architettura lombarda, ma moltiplicate fino a coprire su ordini diversi intere facciate, e di arcate cieche, il motivo della losanga, una delle caratteristiche più riconoscibili, derivato da modelli islamici nord-africani, e la bicromia a fasce alternate, derivata da modelli della Spagna musulmana. Spicca tra queste la pieve di Santa Maria a Chianni. In Piemonte le influenze lombarde si sommarono a quelle del romanico francese, provenzale, come nella Sacra di San Michele o nella chiesa dei Santi Pietro e Orso ad Aosta. Tali monasteri subirono svariati danni per mano umana (le invasioni Saracene) o a causa di terremoti, ragion per cui nel corso dei secoli XI e XII molti interventi di ripristino vennero apportati specialmente all'abbazia di Casauria e ai monasteri della Majella (San Tommaso Beckett di Caramanico Terme, San Liberatore, San Martino in Valle). Arte romanica - Gli elementi architettonici Breve riassunto sui princiapali elementi architettonici dell'arte romanica: cripta, abside, deambulatorio, torre. Duratura impronta lasciarono in questo periodo i maestri marmorari romani (le celebri famiglie dei Cosmati e dei Vassalletto), la cui attività superò anche i confini del Lazio. Particolare è la chiesa di Santa Maria Maggiore di Tuscania, costruita in due fasi dal XII secolo al 1206 con pianta basilicale di derivazione paleocristiana ma con in facciata elementi di derivazione padana come il portale fortemente strombato con leoni stilofori e la rappresentazione della Sedes Sapietiae (la Madonna col bambino seduta) scolpita nell'architrave, dove le gambe della Madonna pendono letteralmente dalla superficie scolpita. Ma elementi orientali vennero reinterpretati secondo un preciso gusto locale, pervenendo a forme artistiche di notevole originalità. Anche il campanile è precoce sia per tipologia (isolato rispetto al corpo della chiesa, secondo un modello che divenne poi tipicamente italiano), si per lo stile delle decorazioni, con archetti pensili e lesene che movimentano la muratura, forata dall'apertura di finestre ad archetti via via più ampie. Le influenze siciliane sono evidenti soprattutto nella resa dei dettagli negli esterni, ma in particolare nella distribuzione spaziale degli interni. Scoprili tutti. L'esterno venne sontuosamente decorato dopo la presa di Costantinopoli del 1204, con lastre di marmo, colonne policrome e statue di spoglio della capitale bizantina. L'influenza del romanico pisano giunse anche in Puglia e di lì anche in Dalmazia. Tipica delle chiese di origine monastica, solitamente a una sola navata, è la presenza di cripte come per esempio nell'abbazia di Farneta a Cortona[2] e nell'abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata che addirittura presenta il motivo nordico della facciata tra due torri. In primo luogo sarebbe opportuno possedere una casa. Tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo, in uno stile romanico già maturo, venne ricostruita la basilica di Sant'Ambrogio a Milano, dotandola di volte a crociera costolonate ed un disegno molto razionale, con una perfetta corrispondenza tra il disegno in pianta e gli elementi in alzato. Uno degli edifici più rappresentativi è la basilica di San Nicola a Bari, iniziata nel 1087 e terminata verso la fine del XII secolo. Successivo. Questo stile fu utilizzato per il restauro e la ricostruzione di complessi monastici già esistenti da secoli, come il monastero di San Benedetto in Perillis (L'Aquila), la chiesa di San Paolo di Peltuinum e l'abbazia di San Clemente a Casauria e la basilica valvense di Corfinio. Edificio romanico? Nel campanile della cattedrale di Gaeta sono fuse esperienze spaziali tardoromane e bizantine accanto a temi islamizzanti, e risale alla seconda metà del XII secolo; in seguito al rifacimento della vecchia cattedrale appare oggi completamente isolato dall'originario contesto. Registrazione: n° 20792 del 23/12/2010