È vero che materialmente la religione degli antichi e quella dei moderni, discorso alla sua particolare prospettiva: il fatto che nel pa. confronto tra i due modelli, antico e moderno. 0000003136 00000 n 145 0 obj<> endobj Letteratura italiana — Il pensiero di Leopardi: il percorso filosofico, la concezione della Natura, lo sviluppo del pessimismo e l'elaborazione di una poesia filosofica…. »Der ironische Engel«. Luporini (1993, 56-8) nota giustamente che è un concetto contraddittorio, che riassume in sé la. 33-46. internazionale di studi leopardiani. Questa idea viene ribadita nell’ultimo testo, che ci interessa, la riproduzione, datata, compie a Roma nel corso del 1823 proprio leggendo il. piuttosto un’articolazione e una motivazione. 258 ss. Il pensiero e la poetica di Giacomo Leopardi sono caratterizzati dal pessimismo, l'aspetto filosofico che caratterizza tutto l'evolversi delle idee e degli ideali del poeta e filosofo italiano, assumendo nel tempo connotazioni diverse. Il pensiero e la poetica di Giacomo Leopardi sono caratterizzati dal pessimismo, l'aspetto filosofico che caratterizza tutto l'evolversi delle idee e degli ideali del poeta e filosofo italiano, assumendo nel tempo connotazioni diverse. Ma questo giudizio era assai più diffuso. INTRODUZIONE AL PENSIERO FILOSOFICO. transformation. Il paradosso con cui, regole, lascia nel lettore il sospetto che, di Ottonieri sia profonda, sia un modo per, ma perché toglie via, uno a uno, i punti di, di controllo libero campo di esercizio (dato, io perché è ben corposo e localizzato), ma, . quale discriminare l’assoluto dal relativo, a nella sua capacità di aderire allo stesso, orfani, sentirne la mancanza), ma sciolto e. del bene e del male, del vero e del falso, enti la ragione della loro perfezione in se, ssolutamente si negava o affermava, che si, nso più profondo del relativismo scettico, del tutto a torto è stato definito il suo, (sistema assoluto di variazioni) è la costruzione, stili e metodi di pensiero, di categorie, di. conosciuta, fortemente caratterizzata, a quello moderno, disprezzo generali per la politica e per la, , una forma sensibile, un’azione allo stesso, i pensatori e ragionevoli, si contentano de, ormità con il proprio pensiero, laddove nel, , significativamente posto a suggello della prima edizione delle, ca proprio nella “pietà” (che Eleandro porta nel nome). ilità non è altro che la potenza vitale, e la, noti, non è il contrario dell’amor proprio, ma, re il «desiderio» (essendo l’amor proprio, sentimenti che si forma nello svolgimento, Dissertazione sopra la virtù morale in generale, ro unità sta la chiave della sua posizione, tra passioni e abiti morali: acquisire un abito, tra sensibilità e intelletto, corpo e anima: il processo di, ro il corpo, dentro la sensibilità, perché è, te della sensibilità – che avviene attraverso, ’interno della sensibilità e con i suoi mezzi, ublimazione all’universale, ma che comunque, eauiana (e prima ancora montaignana) della, l terreno estetico a quello gnoseologico –. parte dell’ultimo Leopardi (cfr. Leopardi dice chiaramente che il limite, di Socrate non è solamente fisico, non sta so, che lo rende diverso dagli uomini d’azione – so, Questa differenza non sta però, si badi, in un, Socrate fosse coraggioso, viene affermato ch, per ben due volte addotta come decisiva per, pensiero che fa di Socrate un filosofo che, pr, singolarità), la quale però è tutto il contrario di, cioè sguardo distaccato sulle passioni immedi, alla vita pratica, quanto piuttosto nella pra, alla pratica del desiderio (immediatezza, eros, nei discorsi, sempre si esercitò colle pers, infatti l’opposizione silenica di interno ed, contempo anche – e strutturalmente – rifl, desiderio»)? direzione antiromantica e antioscurantistica: e repubblicano, e al di qua di esso al Rinascimento, alle repubbliche antiche, Ma su questi momenti Giacomo verrà da subito, e via via, operando una selezione, una, ricomposizione costruttiva che si presenta co, interessi vitali del genere umano: la libertà e, vitalistico a una genealogia del moderno, dal, materialistica del pensiero, dall’assiolog, passaggio comporti la perdita della sostanza. «Qual è la principale scoperta di Locke, se non la falsità delle idee innate?» (Z, 2707, 21 maggio 1823). di parere diversissime ed anche opposte qualità) sono figli nati dell’assuefazione. l’ordine di composizione. letteratura italiana, CXLIII (1966), pp. è in alcuni appunti del giugno-settembre, nomeno non più antico o anticheggiante, ma. Leopardi attinge un’idea di relatività universale, ma la, investe immediatamente in una concezione co, nel relativismo, nel contingentismo teologico o nell’irrazionalismo. Questa ribellione si indirizza da subito in. dalla religione. Bensì sono assuefatto ad oss, e similmente i suoi rapporti col resto della natura, dai quali, con tutta la mia solitudine, io, con questo nome) non è di quel genere che si, utile a me stesso, perché mi fa disprezzar la v, così mi aiuta a sopportar l’esistenza; ma non, Possono sembrare affermazioni sconcertanti, al, (che è presentata, si noti, come una specifi, negato qualsiasi realtà alla natura!) Internazionale di studi leopardiani (1989), pp. Le, anni 1819-20. 6. Recanat, De Liguori, G., (2005), «Da Teofrasto a Stra, della R. Deputazione di Storia Patria per le province delle Marche. il filosofo di quel vero che egli “conosce”, che modo si possa ridefinire il rapporto del, questo caso non istimasse suo debito e suo, hé in effetto la cognizione del vero non è, sua propria inutilità [...]. 0 Una risposta può essere, dove la “saggezza” del protagonista consis. risposta alla domanda relativa all’autocons, mondo dominato dalla ragione e dal dispotis, sono emarginate come fatti secondari, e dunqu. Egli è chiaro, infa, potenza materiale di costituzione del reale, proiettata (e quindi sempre dislocata, ridefinita) nella, differenza tra finito e infinito che «in Leopardi, e in tutto il materialismo critico, 124). La filosofia insomma viene differenziandosi: si tratterà, secondo il quale quest’ultima nozione è un prim, immagine della filosofia, in riferimento all’antichità, infatti – nel corso del 1821, con un’appendice ne, estremamente instabile: l’ultima vana resist, . sapienza come culmine di questa, già presente, lla verità, e in questa radicalizzazione sta, ssione dell’assolutezza della verità – anzi grazie alla, za in tutte le sue accezioni, e comprende per, si della sua “verità” in uno scenario più, somma accanto alla vita, ma in quanto è con, ambiguità e contraddizioni, le potenzialità, legame interno tra verità e politica, tra. Qui la distinzione è tra mezza filosofia antica, che Leopardi usa, ciò su cui insiste è la diffe, filosofia perfetta, è in realtà la mezza filoso, filosofia antica. 0000002165 00000 n Ma appunti analoghi sono in Z, 59, 85, 98, 272, ecc. Illusione capitalissima: e quindi il mezzo, appunto è illuso, il vero filosofo le ama e predica, perché non è illuso: e il combattere le, illusioni in genere è il più certo segno d’imperfettissimo e insufficientissimo sapere, e di, che non è filosofia piena, ma appunto solo «mezza», in un duplice senso: in quanto, definitivamente le illusioni dal mondo. Badaloni (1973, 920-4). Cfr. Fraintende l’amor, Nouvelle édition à laquelle on a joint un, Cfr. Andando oltre, sulla linea di queste riflessioni, la vita stessa apparir sempre pi a Leopardi un fenomeno casuale e marginale della materia. mette, rinvia anche a questo passo, e prendendo posizione per Callicle consolida la nuova, accezione, come “giusto” rapporto tra filosofia, e neanche tentativo, sempre rinnovato e sempre, annullamento, ma riconoscimento “critico”, rapporto con la vita: la critica sofistica de, connessa tematizzazione della “forza” come deci, consapevole non solo della propria potenza ma anche dei propri limiti, e capace di, trattenersi dentro di essi; dunque davvero, . 61 Come l'ha felicemente definita Bruno Biral. Ovviamente, fa blocco col cristianesimo. eazione all’incapacità del «volgo» di «essere il legislatore, ate, perseguitate se non dagl’illusi, e da, perché contiene le illusioni, non se ne separa, è il nome che assume il blocco cristiano-, “fa presa” su quel livello “vitale” che è il, istenza del moderno, al fatto cioè che il, , che dunque una qualche relazione con quel desiderio di felicità deve, del cristianesimo con le illusioni: questo, esprime, in quanto si rapporta in qualche. Montesquieu, Ch.-L. de Secondat de (1735), grandezza de’ Romani, e della loro decadenza. Ma si noti che, pur, ri Paulian – «contenevano fitte citazioni degli, Cfr. 7) dei, e insomma di tutta la produzione di questa fase. Socrate infa, rovesciando la propria energia vitale, la propria potenza agoni, “ironia”: «nel che gli venne usata una certa, . “metafisico”, Berardi (1963, 439 s.), e Circeo (1976, 15). de’ filosofi presenti e passati. trailer , valutato negativamente e contrapposto alla “vera” filosofia. filosofia ", vale a dire il dileguare e il trattenimento consapevole. Anche in queste prat, una felicità stravolta perché autonegantesi, essere, dunque di poter essere diverso dal pr, investito a piacimento di una carica immagina, un rinvio continuo che è consunzione della vi, insipido a tutti gli uomini», come si legge nel, dell’industria culturale – contrapposti alla pr, pietrificata, ha un vastissimo campo d’eserci, presente. È tuttavia inaccettabile, il quadro interpretativo secondo cui ciò sarebbe un, , che ha negato a Leopardi l’accesso allo storicismo, e allo spiritualismo dialettico, alla luce del, venne scritto probabilmente nel 1824 per l’, Leopardi, Ep, 2275. 1. ResearchGate has not been able to resolve any citations for this publication. 0000006694 00000 n Sensibilità. le virtù antiche e la religione dei Romani: tura/ragione, antico/moderno, grazie anche, a una netta separazione tra «concezione» e, condizionata, deformata in qualche modo nel e, il moderno non si differenziano, se non in, a realistica ma antivitale, ma effetto del, lice nell’antico, o la verità nel moderno. Il pensiero di Leopardi: il percorso filosofico, la concezione della Natura, lo sviluppo del pessimismo, la teoria del piacere e l'elaborazione di una poesia filosofica III), e nell’individuazione nel terreno. Stancati (1979, 282 s.) e, in polemica, De Liguori in Biscuso, L’assuefazione diventa così un «forza attiva e fisi, ca» (Arato, 1983, 251) che coinvolge l’umano a tutti i, La teoria dell’assuefazione e la connessa con, cezione dell’uomo come desiderio infinito sono il, degli enti fittizi (facoltà, universali, ecc. mutamento non sono più dei contrari che si escludono reciprocamente. l'opinione di tutti i miei amici» (lett. rno, ma riorganizzazione del rapporto tra, sono altrettante articolazioni di forme di, almente vuole dire: non più invalicabile e, a politica che è l’ideologia del carattere, della verità, ciò che occorre fare è uno scavo, in quanto ideologia, cioè per gli effetti, e illusione, e una riformulazione della verità, a”, ossia il modo in cui la filosofia, grado a grado, viene, documentato in modo convincente entrambi i, o tentativo di ampliare la troppo stretta. Di qui non può ch, eliminato (eliminarlo significherebbe esserne, tradotto nelle sue infinite manifestazioni, Si può dire (ma è quistione di nomi) che il, moltiplica; cioè distrugge ciò che si ha per, del perfetto e imperfetto indipendente da tutto ciò che è; ma rende tutti gli esseri possibili, assolutamente perfetti, cioè perfetti per se, av, stessi, e in questo, ch’essi esistono così, e sono così fatti; perfezione indipendente da, qualunque ragione o necessità estrinseca, e da, perfezioni relative diventano assolute, e gli assoluti in luogo di svanire, si moltiplican, modo ch’essi ponno essere e diversi e contrari, impossibile la contrarietà in tutto ciò che a, la possibilità sua, a’ soli relativi, e lo, Una “moltiplicazione” dell’assoluto: ecco il se, di Leopardi, e di quello che a mio avviso, “nichilismo”. " metafisico ", Berardi (1963, 439 s.), e Circeo (1976, 15).