https://www.sentieriincammino.it/monte-orsaro-dal-passo-di-cirone 723/a che parte poche decine di metri prima del piazzale sulla sinistra per chi arriva, in dir. Si consiglia sempre l’utilizzo di una guida (alpina o di escursionistica) autorizzata ed esperta. Si apre la vista sull'alta Valle del Magra, verso cui il sent. Dal valico si imbocca a destra (a sinistra per chi viene dal M. Tavola) il sent. © 2021 Sentieri in Cammino | Powered by. Da qui il sentiero è ben visibile e risale sul fianco destro del Monte Braiola sino a alla bocchetta dell’Orsaro. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Il toponimo si riferisce al grande plantigrado che trovava rifugio alle sue falde dalle persecuzioni che lo fecero estinguere attorno al XVII sec. Punto di partenza dei sentieri per il monte Cusna e i monti Prampa e Cisa. La dir. Si declina ogni responsabilità per i contenuti presenti in eventuali siti raggiungibili attraverso collegamenti (link) siti all'interno del presente blog. Una meta classica da almeno un secolo di escursionismo nel parmense, il Lago Santo, completato dalla visita alle torbiere glaciali a monte di esso e alla vetta del M. Orsaro, montagna importante per il toponimo, per la posizione imponente dal valico della Cisa, attraverso cui per secoli passò mezza Europa, in una successione di paesaggi sempre diversi. In corrispondenza dell’incrocio fra i sentieri 623 e 625 è possibile salire sulla sommità del Monte Cusna (q. Qui si può scegliere se proseguire sul sent. Rifugio Peschiera Zamboni (1151 m). Incrocio un bel gruppo di ragazzi che non vedono l’ora finisca il bosco ma, credo, anche la faticosa salita.Appena superato il bivio con il sentiero 727A, giungo alla Foce del Fosco (q. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. 1444 m.) in cui è presente un altro storico cippo. Non sono presenti tratti esposti. Da qui si domina un ampio settore dell'Appennino Reggiano. La deviazione per raggiungere il Monte Bagioletto è assolutamente facoltativa. Poco dopo il guado sul Rio Braiola oltrepassiamo infatti una piccola torbiera (Padule del Braiola 1574 m), e dopo una breve discesa una seconda, ancora allo stato di lago ormai quasi interrato (Lago Padre 1574 m, 0.20-1.10). Si gira a destra e, scendendo ripidamente si rientra subito nel bosco. diviene verso S attraversando sulla mulattiera lastricata alcune pietraie ai piedi del crinale dello Sterpara: a destra il M. Orsaro, oltre la valle, chiude l'orizzonte. Accesso: Da Parma – Langhirano seguire in direzione Corniglio poi, appena superato il bivio per Miano, deviare per Bosco di Corniglio dal quale seguire per Passo di Cirone. 723/b proveniente dai Cancelli: ora ci attende una breve discesa a mezza costa tra pietre e grandi faggi contorti, che ci accompagnano fino a raggiungere la morena che sbarra il Lago Santo a valle, sbucando sulla sua riva settentrionale. Rifugio Monte Orsaro (1300 m). Una discesa nel bosco mi riporta poi al bivio con il sentiero 128 dopo il quale, ripercorrendo il tragitto dell’andata, ritorno al Passo di Cirone. Scopri i posti più belli del mondo, scarica tracce GPS e segui i migliori percorsi su una mappa. Posto in località Ronco Pianigi nei pressi di Febbio è raggiungibile in auto. Si possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell'attività. Punto di partenza dei sentieri per il monte Cusna e i monti Prampa e Cisa. attraversa un vasto rimboschimento ad abete rosso impostato su una morena glaciale frontale costellata da grossi e suggestivi massi di forme bizzarre: siamo al bordo di una serie di conche glaciali poste ad un livello superiore a quella del Lago Santo, ed oggi sede di laghetti interrati e torbiere, detti Paduli del Lago Santo. Proseguiamo ora a contornare il Lago Santo, seguendo ora il sentiero 729, qui insieme al 719 e 723, tra i faggi e le loro radici, fino a superare una fonte e iniziare a risalire a stretti tornanti tra i grossi massi di arenaria della morena sovrastante il lago. 1724 m.) posta sullo spartiacque appenninico e stretta fra i monti Braiola e Orsaro.Il crinale principale segna anche il confine del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che a nord del Monte Braiola occupa esclusivamente territorio emiliano. Ogni itinerario indicato è frutto della mia personale esperienza, ciò non implica che non possano essere presenti errori. Faticosamente guadagno metri rimanendo sempre nel bosco. Monte Cusna: descrizione della via normale di salita a Monte Cusna nel gruppo Appennino Reggiano con itinerario, tempi e difficoltà (relazione del 07/07/2008 di Giuseppe A. ) Salendo dal Rifugio Lagdei, si tocca il noto Lago Santo, poi si sale prima nel bosco e in seguito tra le praterie sommitali fino al Monte Marmagna, una delle vette più belle, note e frequentate della zona. Da quì partono diversi sentieri: a destra il 128 con indicazione Giù di Ghifo, mulattiera che funziona da raccordo per il sentiero Cirone-Mattei, in alto, in salita, lo 00/725 continua per l’Orsaro e la Capanna del Bràiola, in basso a sinistra il sentiero 725 per Lagdei. Punto di partenza del sentiero 617 per il monte … La vetta è punto trigonometrico e vi sorge anche un complesso bronzeo di immagini sacre. Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri. Raggiunta la bella conca della Borra del Sale il percorso riduce la sua pendenza. La mulattiera risale ora tra i faggi un costone che si stacca dal soprastante M. Marmagna e che separa la conca dei Paduli da quella ai piedi del M. Orsaro. Una carrellata sulla storia geologica e vegetazionale dell'alta Val Parma. Il tragitto può essere eseguito anche in senso opposto ma in questo caso è presente più salita al ritorno quindi è richiesto un grado di allenamento maggiore. 00 prosegue diritto verso i prati sommitali del M. Tavola 1508 m: si può effettuare questa eventuale deviazione, consigliata soprattutto tra maggio e giugno, quando la fioritura del pianoro esplode, dapprima con i crochi ancora tra le vallette ancora innevate, poi via via primule, viole, narcisi, genziane, orchidee e rari esemplari di peonia. 00 risalendo la vetta boscosa del M. Fosco 1682 m e discendendo il largo crinale opposto, oppure aggirarne la vetta sulla destra con il sent. Alcune immagini, filmati, articoli, citazioni inserite in questo blog possono essere tratte da internet e da altre fonti esterne. Parco Nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, Guide d'Italia - Appennino Tosco-Emiliano, © 2021 - Ente Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, Reparto Carabinieri Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, Enti per la promozione e sviluppo del territorio. Tornando al bivio si prosegue a destra sul sent. 132 e cala verso un grande catino naturale, una sorta di dolina tettonica, detta Borra del Sale, forse per il continuo transito di muli carichi del prezioso conservante, avviato dal mar Ligure alla Val Parma attraverso ogni valico possibile (in questo caso per non pagare dazi ai Pontremolesi, governati per secoli dagli Spagnoli). Percorso Monte Prado di Escursionismo in Casone, Toscana (Italia). Sbucando in piano in un boschetto di abeti rossi voltiamo a dx ad un bivio, seguendo il segnavia 729. Non è possibile accorciare il percorso se non stravolgendolo completamente con andata e ritorno lungo il sentiero 00 riducendo così notevolmente dislivello (+600 m./-600 m.) e durata. Dopo una pausa inizio il ritorno. All’interno del parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano è raggiungibile in auto: collocato all’interno di uno scenografico anfiteatro naturale, da qui trovi i sentieri per scalare il Monte Cusna, il monte Prampa e il monte Cisa. Tornando al bivio si prosegue a destra sul sent. Le relazioni inserite, di conseguenza, vogliono essere un aiuto per proporre nuove idee ma non devono sostituire nel modo più assoluto la capacità che ogni escursionista deve avere per prendere le necessarie decisioni in base alle proprie condizioni fisiche, abilità e conoscenze. Seguirò fino al termine il sentiero 00 in direzione nord. La leggenda del monte Cusna Oltrepassata la passerella in legno sull'emissario (Parma del Lago Santo), in pochi minuti a destra lungo la sponda si raggiunge il Rifugio Mariotti 1508 m (0.50). Il sentiero taglia i tornanti della strada, si supera un successivo bivio (609/623 A), si incontra la strada (bivio 623/623 A) e si segue per il Monte Cusna. Ne esco solo in corrispondenza della Baita Tifoni presso la quale è presente una fontana. Persa decisamente quota arrivo al bivio con il sentiero 132 che seguo. *I tempi inseriti corrispondono a quanto da me impiegato e sono puramente indicativi. Ancora un breve tratto tra i faggi poi il paesaggio muta divenendo molto più dolce. più ripido nel bosco alle spalle del rifugio Lagdei. La pioggia di ieri ancora non si è asciugata. Ogni riproduzione, anche parziale dei testi e delle immagini è vietata, salvo autorizzazione. Fu costruito come piccolo ricovero dal CAI già nel 1882, per poi ingrandirsi e rimanere per oltre un secolo un punto di riferimento per alpinisti, scialpinisti ed escursionisti. Dal rifugio Monte Orsaro si può decidere di seguire i sentieri n. 623A-623-625, oppure i n. 609-619. Si parte seguendo il sent. Valicato a quota 1632 m il costone, si scende in breve sul fondo della valletta successiva, uscendo dal bosco presso un bivio: di fronte un sentierino conduce alla visibile Capanna del Braiola 1610 m (0.10-1.20), un antico ricovero dei pastori lunigianesi sistemato dal CAI di Parma come bivacco aperto a ricordo del socio Roberto Schiaffino, scomparso sulle Grigne nel 1985. 1900 Monte Orsaro - Rifugio (m 1300) 1 12 Inizio ore 20,30 2000 2100 Katherine Wheatcroft 348 7809766 ... breve il monte Bagioletto (m. 1758), da dove si ha una buona visuale panoramica intorno. Alla nostra destra si nota il vallone glaciale della Borra, e a monte un circo glaciale sospeso ai piedi del Sasso del Morto. Di seguito sono descritti i sentieri del versante toscano dal Monte Orsaro al Monte Bocco; ho ritenuto di riunirli in un' unica pagina per semplicità di consultazione; ho cercato di mantenere un criterio di vicinanza e di collegamento nella disposizione dei sentieri. Lasciato a destra il sent. La guerra di Liberazione lo vide teatro di un assedio nazi-fascista respinto da soli nove partigiani il 19 marzo 1944, ma occorse poi una nuova ricostruzione, cui seguì un ultimo ampliamento negli anni '70, quando la nuova seggiovia da Lagdei al Lago Santo portò un'ulteriore incremento di turisti. Superato l’abitato si segue la strada per il paese Monte Orsaro, al bivio successivo si va a sinistra, in salita, raggiungendo la vicina stazione sciistica di Rescadore, ci sono alcuni hotel e residence, si continua sulla strada asfaltata fino alla sua fine, 3 Km dagli alberghi, dove c’è la radura di Pian Vallese. Il Monte Fosco è un aereo balcone panoramico, da cui si gode di un'ottima vista sulla conca di Lagdei, sul Lago Santo e su tutto il Crinale dei Laghi dall'Orsaro al Sillara. 1266 m.), valico che collega i comuni di Corniglio (Parma) e Pontremoli (Massa-Carrara) e posto lungo una delle Vie del Sale.Salgo immediatamente alla Chiesa della Madonna dell’Orsaro posizionta in bella posizione panoramica. Posto in località Ronco Pianigi nei pressi di Febbio è raggiungibile in auto. Oltrepassata da monte l'ex-caserma forestale (oggi dependance del rifugio) ci si inoltra in salita tra il colonnare bosco di conifere di reimpianto, lungo una mulattiera costruita nel 1890 dal comune di Corniglio su finanziamento della giovane sezione del CAI (solo nel 1914 infatti la foresta fu acquisita dal Demanio e affidata al Corpo Forestale). 13,1 Quota partenzam. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Rifugio Peschiera Zamboni (1151 m). Rifugio Monte Orsaro. Sul versante lunigianese precipita il vallone di Frattamara, e sul fondovalle della Magra occhieggiano i borghi della Valdàntena: Pracchiola, Casalina, Groppodalosio, dominati sul versante opposto dai viadotti dell'autostrada della Cisa. Monte Orsaro Giro AM per gli amanti della montagna e dei bei panorami. Nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano i sentieri sono innumerevoli, tra monti, boschi e laghi del Parco dei Cento laghi, tra cui le escursioni al Lago Santo o Lago Ballano oppure al Monte Marmagna, Monte Orsaro, Monte Sillara o Monte Caio. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo a info@sentieriincammino.it e saranno immediatamente rimosse. Sentiero 603 (2h 30m): da Ci vago a La Romita fino al Passo delle Forbici. Un tempo il passaggio era importante per i numerosi montanari che arrotondavano i magri raccolti con il contrabbando attraverso i confini: infatti sul valico campeggia ancora il cippo confinario tra il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana datato 1828. E’ degno di menzione un costume dei palai di Monte Orsaro. 729 che risale il versante più ripido dell'anfiteatro si sbuca sul valico detto Bocchetta dell'Orsaro … Sicuramente non il meno faticoso. E (indicazione per il Lago Santo). Ultima ricognizione Luglio 2017 In direzione opposta, oltre la Lunigiana e la zona del Passo della Cisa, l’Appennino ligure.Ben visibile in mezzo al mare si vede l’isola di Gorgona, un po’ più offuscate si notano l’Elba, Capraia e la Corsica.Verso nord invece la troppa foschia sopra la pianura Padana impedisce la vista delle Alpi. I Prati di Sara, grandi praterie d'altura (m 1610) quasi pianeggianti circondate dalla faggeta, si trovano ai piedi del monte Cusna. MONTE PRADO (2054 m) Sentieri: 633-631-00 Dislivello 310 metri Tempo di percorrenza A/R 2h00’ Con i suoi 2054 m. il Prado è il monte più alto del versante toscano, si può raggiungere la cima percorrendo lo stesso itinerario che porta al lago (633-631). 1613 m.) dopo la quale risalgo in pochi minuti ma faticosamente al Monte Fosco (q. La traccia è stata rilevata direttamente ma potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze. Intitolato a Giovanni Mariotti, presidente per oltre 40 anni del CAI parmense, oltre che sindaco di Parma e senatore del Regno nei primi decenni del Novecento, il rifugio fu ricostruito ed ampliato a diverse riprese: dapprima nel 1924 e nel 1929, per adeguarlo all'afflusso di escursionisti portato dalla strada forestale Bosco-Lagdei. Raggiunta più o meno quota 1550 m. esco in campo aperto. 725 in discesa, perdendo quasi 200 m. di quota con scorci sulle vette del M. Ventasso e dell'Alpe di Succiso, in alta Val d'Enza, e sui più vicini monti Caio e Navert, fino a sbucare sull'ampia radura in una conca, spesso frequentata da cavalli al pascolo: siamo al Prato della Valle 1262 m (0.20-4.00). Anche se solo di 22 km non bisogna prenderlo alla leggera visto che ci sono alcuni tratti dove bisogna portare la bici, il più duro sicuramente quello per la conquista della vetta con più di 400 metri di dislivello che però vengono appagati da una bella vista a 360°.