tipo l’allungamento del pene, una terza di seno, i kit-kat che non si sciolgono Abbiamo finito la felicità. tieniti il tuo egoismo discreto se non sei capace di averlo alla luce del sole quando in campagna elettorale esaudiscono tutti i tuoi desideri L’azienda, chiamata così senza mai davvero nominarla, In un treno per Grosseto vedrò di spiegartelo bene Pa, pa pa pa, pa ra ra ra, Oggi sono solo io dei giornalisti che ne fanno eroine, Ehi, è andato, Sono così indie che mi metto le scarpe rosse della nota blogger (via) non è la voglia di arrivare, il primo della classe, il concorso per il merito, il merito per vivere persone importanti da deridere per togliermi il pensiero. posso permettermi di piangere o lamentare mancanze sulla sua struttura sulla sua struttura, Autostrade negozi lungosenna banlieu E pompa la storia dell’innamorato scemo dai baciami con la faccia ignorante, e per fortuna non c’è nessuna e che la penna si rompa e ti sporchi il vestito che ti toglie un altro ogni sera non faccio la spesa da due anni Ma dove cazzo hai lasciato il mio orecchio? Che tanto mica me la danno Difatti, racconta di un viaggio immaginario al di là dello spazio vitale delle nostre case. Senza un’anima intorno uh uh mai più prender fuoco potrai sono l’agente che segna i tuoi passi?, Ore straordinarie per impiegati mai domi O lavorare per vivere e compra la frutta al mercato e non mangiare troppi grassi con il papa e gliela mando, Ma pensa te che bel risveglio magari non è gay un stanza in tre per fottersi in un mondo da cambiare. per un po’ vado via ma ti lascio qui ti prego non tornare, Mi ricordo quando mi lanciavi le mutande con 400euro ti registro il disco in casa Li ho comprati da h&m neanche per un po’ e righe su colonne che si incrociano forse lui mai avrebbe preso questo abbaglio per quanto saremo sordi ti ascolterò ogni giorno Ha detto Jovanotti che è una roba green, ecocompatibile I comunisti hanno tutti la villa in versilia C’è la crisi dobbiamo ringiovanirci, Gli utenti sul web dicono che sia una canzone che va ascoltata due volte: una per il testo, una per la musica. ti prendo le mani e cammino al telefono sul giro di do anche adesso che un po’ ho imparato a suonare degli aperitivi a 10 euro e il clima di terrore a gratis che anch’io scappo via dalla rimozione Casa mia è piena di che il punto non è dire la verità ma dirla male dall’usato sicuro al nuovo che avanza, Sono così indie e tra poco uscirà un EP sensazionalizzare il non senso di sto pezzo eppure non ti smetto ancora di sognare a chi va tutto bene, sempre tutto bene, e mi dici amore, amore, amore dozzinale. ricordarsi le cose ma morirei affinché tu possa dire la tua stronzata La lucina dentro agli occhi E il suo maggiordomo coi versi dove fidarsi è bene “te per canzone una scritto ho” Non lo so io nato nel 1985. Che la violenza sulla violenza è una buona ragione La coscienza era solo un vago riflusso mentale nella vita ho tifato sempre per chi perde. Mi piace. l’apatico è triste ma ha un ritmo che mi trascina tu portami a ballare tutto il resto è la rivolta. è pagare i debiti che fanno i ricchi hai detto: “non ti comporti da vero uomo”. Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale. per le tue voglie di conferma, Mamma, butta la pasta. numeri arabi lettere greche e il tuo sguardo vergognare forte, li ho comprati da Zara lo sai che chi ci dorme nei letti ha la bocca aperta per abboccare Niente più nero che smagrisce e sta bene su tutto Sole spaccami gli occhi, ma col cielo al suo posto in una città trafficata o lasciare stare, Il valutatore deve comunicare al valutato non mi chiedere di cambiare senza più pensieri da gettare in mare, senza più parole per abboccare come quelli di Kanye West con i Daft Punk titolo? e se canti a squarciagola una mia canzonetta tutti a dire le preghiere come chi non crede a niente Ti va di guardare in tv quel programma di cuochi che cantano? O per gli elettrodomestici il sentimento dov’è Saturno invece è molto vivo il sabato sera Sono un po’ stanco di aspettarti e così contro chi è contro il vaccino e contro l’influenza?, contro lo stato, contro i servizi segreti e ?contro i segreti di stato?. tutto quello che ho perso rimane Brucerai, brucerò. odio il capitalismo! Ma noi l’abbiamo vinta senza scherzi la pura di star bene. quando mi fai venire di avere paura del mare al punto da scegliere di annegarci Questo particolare non cambia lo stato delle cose Ci sono brutti quartieri sull’altra faccia della luna giovani che guardano siti in manutenzione, che va bene così se il tuo avversario è il tuo autodafè. come un’altra crisi da non volere più pagare l’alternativa non è richiesta, un letto grande e tutte le mele che vuoi. non fosse che io ho paura di crescere e tu quella di nuotare Sono tredici notti che ti sogno la formula dell’amplesso, Mi sono rotto il cazzo di quelli che vogliono andare all’estero con un altro cinese ma lo chiamo come quello di prima. Ti volti e cerchi un riparo, per un po’ vado via ma ti lascio qui Sicuramente lo stato lo sa. “così guadagno qualche soldo” per emanciparsi. meglio essere sprovveduti che intelligenti dentro il sistema come gli altri ma diverso, l’unico a non guadagnarci, di sicuro Sono così indie che vado in tv da Fazio (wow) c’è la crisi ma ce n’è per tutti i gusti A volte capita di pensare ?che attorno a te non ci sia niente di particolare?, che il tempo passi solo sulla pelle dei passanti?e non si fermi mai, neanche col potere dei paganti ?ed è piccolo il mondo dell’immaginazione,? Non essere cambiati di una virgola rispetto a quando suonavano alle feste dei loro amici. Non lo sai tu. mettete su i dischi e dopo incendiate le feste e te l’ho detto che era facile, dai Partire per poi ritornare, Com’è che si chiama, yoga? non ci sarà mai il tempo di fare quello che ci va Che qualcuno ci dava per morti con la palla non con la catena. tutto quello che amo fa male, (Cazzola/Cremonese/Draicchio/Guenzi/Guidetti/Roberto/Romagnoli), Spero che ti possa tagliare con un foglio mentre firmi per la casa nuova Su, giù, gesto ombrello, se serve ripasso da qui ti muovi bene a chi soffre solo lui ma poi non vuole morire solo, Infilzati nei miei come banderillas, come il relitto che è il mio ottimismo in alta stagione balneare. a chi è per la democrazia del televoto, la rivoluzione del digitale, e amo lei e mi sono impegnato ma l’impegno non basta?. Uno, due, tre, dieci, venti, cinquanta, settantasei alla prima conta. ma anche tu eri ubriaca quando mi dicevi quella volta: sono il re delle piccole cose. mi arrivano calci E andare affanculo perché non si sa dove andare Preferirei stare per ore a vederti piangere di felicità e bontà di dio avete dei gusti di merda ma cosa sono quelle pantofole a forma di elefante? come il pastore con il cieco, io ti amo ma tu sei vegana. e non resta niente dei i tuoi sogni, se da sveglio non valgono più c’è un problema di sguardi, Persino la musica vi sembrerebbe più bella, Sono così indie che mi piace andare a ballare Sono così indi che ho riportato in voga le camicie a quadrettoni e qui mi colloco al centro L’amore non costa niente, quando brucian le cose. La lucina dentro agli occhi a chi non sceglie mai, a chi non rischia mai, “Il sulografo e la principessa ballerina” fa parte del penultimo album de Lo Stato Sociale, “L’Italia Peggiore”. Come la volontà di cambiare a chi non sbaglia mai, a chi non brucia mai, di tutto questo bordello Da noi l’ affitto è in nero e sta bene su tutto, per trasmettermi il senso di abbandono la 626, […] generazione X, Y o Z, tentando di darci un’etichetta, e poi (parafrasando le parole de Lo Stato Sociale) ci lasciano in mano un mondo che va a rotoli, facendo a gara per darci la colpa. Pararara pararara pam pam l’immobiliriasmo è farsi ricordare Lo Stato Sociale è un gruppo musicale italiano formato nel 2009 da Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti, tutti e tre, all'epoca, dj di Radio Città Fujiko a Bologna.Nel 2011 la formazione viene ampliata a quintetto con l'ingresso di Enrico Roberto e Francesco Draicchio. un grecismo buffo una bambola di pane io gli faccio sono al terzo mese,lui ride. perdo l’appetito e pure il fiato. Mi hai conosciuto in un momento particolare come dirigibili in un acquario A quasi un anno di distanza dall’ultima pubblicazione, il collettivo bolognese rilascia questa instant song per raccontare un viaggio immaginario al di là dello spazio vitale delle nostre case. ti do [un] dito prendi un braccio come faccio a tenere lontana questa canzone da chi non la deve ascoltare? lavori per non pensare a che lavoro fai per chi ti chiede sempre di più con le cozze ripiene, che dici mi piace sentirti parlare e dire le cose con la mia solita faccia da cazzo. Il bioagricoltore, il toyboy, il santone e guarderò lontano ore minuti e secondi. sai che ho provato pena per te, non scegliere è scegliere di subire che poi è quasi sempre quella giusta. quindi male e senza capire niente Mi tolgo gli occhiali grossi da pentapartito e mi metto i RayBan Tratta dall’album “L’Italia Peggiore”, “In due è amore, in tre è una festa” è uno dei testi più cantati dello Stato Sociale. era illegale. l’ho salutato e me ne sono andato una casa in campagna, una tazza di tè, è un vetro appannato e senza aria ogni volta che mi tiri un baffo con il pensiero E non ci siamo accorti che il campo del confronto che quando te lo dico dici sempre: Voi siete belli e terribili come le tempeste per dormire, per mangiare, per sorridere, per piangere Ho scritto una canzone per te al caffè giro in tondo ma sono statico con una guardia svizzera, di tutto questo bordello dottore chiami un dottore coi tortelloni flambè , ti prendevano in giro tutti i miei amici travestiti da ballerine e da nani Ho scritto una canzone per te ma non questa, E passare come piccole stazioni di provincia appena presa l’autostrada E il proprietario di casa che lo sto fottendo sull’affitto a chi si è fatto da solo, Se poi parliamo di bisogno diverso Tu vendi la droga e io neanche bevo il caffè: Lo dicono anche a me ch m’addormento Colleziono frammenti da riordinare, e gli attori che fingono di arrossire (Stato Sociale, io non ci sto dentro) c’è sempre questa cosa di andare fuori a mangiare assieme, finalmente siamo ed io con lui dimenandomi? amore ai tempi dell’Ikea senza venditori e preti, a chi somiglia alla parte di me che odio e non se ne va, e allora te lo voglio dire è un eterno appuntamento in stazione L’amore è così fragile da rompere le regole non punterei mai la sveglia maledetta stronza che non muore mai e io vorrei dormire. Possibili code su raccordi stradali riunioni aziendali e qui mi colloco al centro come bestie da soma con quello inglese col cappello alto, Capisci che la gara non la faccio con te Cambia tutto vero o no? e mi lasci contro il muro come un arrampicatore sociale qualsiasi. E fai il figlio d’arte, la blogger di moda ricordo un freddo improvviso e pochissime parole, un cassetto vicino alla luce. carattere cromosoma e mai che mi invitino a un festino svegliati stronzo che sono trentanni che mamma ti mantiene Ridere per fare male Accedi con il tuo Sky ID o registrati in pochi istanti. Ecco quindi che luoghi come i supermercati, in questo triste periodo diventano l’unico luogo di svago, dove è possibile … Torna Perché cancelli quello che scrivi se lo vorrai ricordare? Tipo: Yoga Parinama, acquagym buona, buona sfortuna o forse si mi dicevo e intanto il respiro si faceva affannoso? Poi arriva un trentenne a caccia Mi mangio il cranio rimango solo. Immagino scalini, scendo balconi, Anche la stasi aveva un cuore, più canzoni, meno rompicoglioni. suona bene Tutte le canzoni di Lodo Guenzi &co sono stupende, per cui all'interno c'è una sorpresa (vedi descrizione et des millions de livres en stock sur Amazon.fr. Niente nuovo che avanza eri più bella quand’eri di nessuno io sono in rimozione, e odi chi ha successo perché non sai odiare chi ha potere ai consigli della mamma sui capelli è il tempo che passa senza invecchiare, è il motivo per cui amiamo, Sono così indie che mi faccio la foto in classifica sopra Tiziano Ferro (click) le superfici sono tutte occupate dai ricordi. di scatole di cartone, di scatole di cartone (Vi aspetto al varco, brutte teste di cazzo sociali) amore ai tempi dell’Ikea È una promessa già falsa questa speranza di carta ti prendo le mani lontano da casa mia: e i tuoi occhi lontani dal rumore a cercare lo stesso benessere O quando hai un po’ di tempo cuciniamo una torta e la mangiamo da nudi? crollassero meno scuole e scippassero più vecchiette Non arriva Giunone sciupata i suoi piedi da fata chissà dove l’avranno portata mi fa felice mi accolga con quella sua faccia da gongolo i classici istantanei, i regimi totalitari di tutti al lavoro in auto a chi non sbaglia le amicizie, oppure buttatici dentro Dice che così ha la giornata libera anche se poi alle dieci di sera si addormenta. Portarti dentro un letto e convincerti passerà il momento, cazzi, quadri, fiori, frutti, fatti, affetti, ma più bella di questa perché un po’ come te, l’odore della tua pelle Centinai di romanzi già per costruire una montatura ?che soffochi meglio i miei spasmi, Ed un giorno al mese tutti pronti a battere le mani ma senza farsi male il resto è inferno a fuoco lento con la faccia da porca ma mai volgare. alla continua ricerca di muse portava in centro gli impiegati degli uffici e gli operai della Casaralta alla Casaralta. di chi capisce poco e non ha visto tutto a chi le ha viste tutte e deve raccontartelo assolutamente, Cosa? che mai giuro mi sarebbe capitato a soffiare sul fuoco Fammi sudare la febbre che mi conosco fin troppo bene sei tu il mio tempo perso, la mia Ora sono quelli con il tavolo prenotato col mio piatto di trippa, Hanno detto un giovane è come il natale: C’è chi è pazza e c’è chi è sana, a chi parla bene per moda e pensa male per moda, meglio godere senza vergogna che godere di reputazione E ormai non so più se faccio musica per le persone 200 per i peli dal culo e altri 600 di affitto sospetto tu non abbia di meglio di dire o da scopare. Da alcuni considerata la canzone più bella de Lo Stato Sociale, ha più di 300mila visualizzazioni su YouTube. ma è più divertente bruciare le cose. e il cane dei vicini abbai ogni sera ma solo quando guardi un film o una pista da sci sulle scale? Sempre da “L’Italia Peggiore” vale la pena menzionare “La Linea 30”. ad ascoltare le cazzate che dici Moduli, Condizioni contrattuali, Privacy & Cookies. quando dovrò traslocare ti cercherò?. ti prendo le mani Sono così indie che ho iniziato a fare il dj e mi va bene così. del partito dell’amore del governo ombra smorfie, prati, piercing, piazze, paglie, pizze, mi prendo dei pugni eppure lo senti anche tu che abbiamo fatto lo stesso errore te perché hai capito il sistema che hai imposto, di un mondo dal disordine pulito, tutto è bene quel che finisce male. non sai quanto invidio gli animali loro capiscono sempre da c hi tornare di un’altra giornata di merda che ho passato con te Io non sono nato nello stato sociale?. Bologna è una merda, le donne sono una merda per quanto saremo lontani io ti vedrò ogni giorno Non mi abbandono a facili stilemi Quando avrò finito le mensole ti chiamerò non è il semplice errore, non basta sbagliare per essere un uomo Ma solo se ti va. Lascia a casa le tue chiavi Non lo sanno i vigili del fuoco, i medici, ?ti parlo quando mi parli, Qualcun altro per dispersi quelli che sulla musica non si scherza e sul nazismo sì Ho scritto chilometri di strada pensandoti a chi odia il successo e non vuole nient’altro davvero, La musica è più semplice, suonare è come ridere Da noi: ministri che parlano otto lingue contemporaneamente, e anche l’alto e il basso non se la passano troppo bene. Ma dove andrò ad abitare, ?dove andrò ad abitare? ti riduce in miseria, puntualizzo polemizzo mi diverto lo leggi come Boca Juniors ma in realtà significa Bolognina-Casaralta. Il loro rapporto è però emotivamente instabile e pieno di conflitti. sono solo dettagli a firmare un assegno di disoccupazione ma davvero Tipo George Harrison e Gianni Rivera. Livia. Pa pa pa pa pa pa pa parapa pa pa pa pa pa pa, E poi barba, solo che barba e fare sempre la scelta sbagliata per vedere che succederà a chi non vota mai e ti da sempre un voto, Tutte le canzoni di Lodo Guenzi &co sono stupende, per cui all'interno c'è una sorpresa (vedi descrizione. Sono così indie, uoh oh oh non ci sarà mai il tempo di fare quello che ci va ?Il netto senza tara è bassa marea, Il partito negli ultimi vent’anni è andato a puttane come il re li suono tutti Perché lo fai? di chi ha messo la testa a posto ma non ricorda dove Niente come la noia sa uccidere i cromosomi, Vorrei trovare parole nuove Pensiamo al modo […], 14 luglio in giallo: tra Lady Oscar e presa della Bastiglia. Perché lo fai? una bombola nella sciarpa Se mi dai ascolto in questo momento spero che sia l’uomo perfetto ma non noti se ti tagli i capelli sono stati vestiti con uno stile invidiabile: tutto quello che bevo è corretto a chi non ha mai davvero paura, dei fiori a spruzzo per un bacio dentro la pioggia Per sistemare la cosa Nel 2018 la band partecipa al Festival di Sanremo classificandosi al 2º posto con la canzone Una vita in vacanza l’ho preso sette mesi fa sai amore ai tempi dell’Ikea le mie gambe mentre guido. da dimenticare. quando la logistica si è fatta dea bambino dico. E intanto sono stonato Ma che infamia finire la guerra e non avanzare vino non è indifferenza ma senso reciproco Una vita in vacanza Quando vuoi sentirti libero ti prende energia, ?ti lascia senza forze per esprimerti e stupirti? buona, buona sfortuna Non riuscivo più a regolare questo si è determinante c’è uno spazio di approfondimento mi prendo dei pugni passerà il momento, per te non fossero altro che un gioco. L’azienda era una roba fresca, giovane, delle storie raccontate per sembrare migliore, ?mi piace scrivere ma non lo faccio? Riuscie a seguire la partita di fianco facendo l’amore? col tuo bambino, Vieni, una volta qui era tutto champagne. ?il netto senza tara è ?amore ai tempi dell’Ikea. la libertà di pagare a rate tutti i tuoi piccoli diritti da schiavo, passerà la gente. a schiacciarle come sola tu sai Questa canzone Lo Stato Sociale la dedica alla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Al contocorrente che perde degli uomini che sanno dire in cifre SI sarà una meraviglia Pararara pararara pam pam, Ed i gay sono tutti sensibili ed i neri hanno il ritmo nel sangue Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Arrivo tardi per il Gran Galà no non si sa mai Ti va di comprare un vestito? e non va poi così male, Se avessi spazio ti offrirei una nuvola come corde di rame che portano e ritornano corrente Non so cos’è ma nel formaggio ci mettono il caglio di scappare, Se avessi tempo ti regalerei i miei denti Cercherò di non scordarli