Per Gesù la morte è principio di salvezza, inizio di vita nuova, di appartenenza al regno dei cieli: "Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno" (Gv 11,25). La cornice è custodita dall'Angelo dell'umiltà, che canta la beatitudine Beati pauperes spiritu, "Beati i poveri di spirito". Gli exempla della seconda cornice sono gridati da voci aeree, conformemente al fatto che le anime hanno gli occhi cuciti, e sono: Espiano qui: Sapia, Guido del Duca e Rinieri da Calboli. Grande cantore del Purgatorio è stato il nostro massimo poeta Dante Alighieri. Per quanti fossero morti con colpe veniali o residui di pena da espiare, Gesù offre un periodo di espiazione e purificazione nel Purgatorio. Nei giorni dall’1 all’8 novembre chi visita il cimitero e prega per i defunti può lucrare una volta al giorno l’indulgenza plenaria, applicabile ai defunti, alle condizioni di cui sopra. Molte volte ci domandiamo ostinatamente il perché di determinate situazioni o di dolorosi contesti a noi prossimi, accusando Dio in ordine al loro accadere storico e al nostro coinvolgimento personale rispetto ad essi. - Articolo tratto dalla rivista Medjugorje Torino. Il Purgatorio è pertanto uno stato temporaneo per la purificazione delle anime, necessaria per entrare nel regno dei cieli e partecipare alla vita stessa di Dio. L’esistenza del purgatorio è, per il cattolico, una verità di fede, definita dai concili di Firenze e di Trento. Grazie per la disponibilità Risposta del sacerdote Carissimo, 1. dire che nel Vangelo non c’è traccia del purgatorio … Ebbene, se ancora non conoscete l’incredibile segreto delle anime del Purgatorio, leggete quanto segue perché potrebbe cambiare le vostra prospettiva sulla vita. Risposta del sacerdote. "Per gli eletti non più morte, né lutto, né gemiti, né grida, né dolore" assicura S. Giovanni (Ap 20,4). Il dogma del Purgatorio ha avuto una prima definizione dogmatica nel Concilio Ecumenico Niceno II, in quello Ecumenico Fiorentino che precisa: "Definiamo che le anime dei veri penitenti, morti nell’amore di Dio, prima di avere soddisfatto, con degni frutti di penitenza, ciò che hanno commesso od omesso, sono purificate dopo la morte con le pene del Purgatorio e che riceveranno un sollievo da queste pene, mediante i suffragi dei fedeli viventi, come il sacrificio della Messa, le preghiere, le elemosine, le altre pratiche di pietà, che i fedeli sono soliti offrire per i defunti". Inoltre "prescrive ai vescovi di vigilare con zelo perché la sana dottrina sul Purgatorio, trasmessa dai santi Padri e dai Concilii sia creduta, conservata, insegnata, predicata ovunque". La Chiesa, madre tenerissima, ci propone anche altri mezzi per suffragare le anime del Purgatorio; le più note sono le "indulgenze". La morte separa l’anima dal corpo, che si riunirà a lei dopo il Giudizio finale, per partecipare nella persona rinnovata e santificata alla gloria e felicità del Paradiso. Scopriamo come sia difficile lottare contro il male, per la stessa nostra natura ferita dal peccato originale. Quesito Gentile padre Angelo, da cosa si evince l’esistenza del Purgatorio? L’autorità dei due Concilii Ecumenici , viene richiamata dal Vaticano II che dice: "La fede dei nostri padri circa l’unione con i fratelli, che sono nella gloria celeste o che ancora dopo la morte stanno purificandosi, questo Concilio riceve con grande pietà e nuovamente propone i decreti di quei sacri Concilii" (Lumen Gentium 51). Dio è Padre, la sua misericordia ci segue oltre la vita. Anche sul piano fisico non più lacrime, privazioni, sofferenze, dolori che hanno punteggiato la loro vita in questa "valle di lacrime". Natan rispose a Davide: "Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai. La morte separa l’anima dal corpo, che si riunirà a lei dopo il Giudizio finale, per partecipare nella persona rinnovata e santificata alla gloria e felicità del Paradiso. E S. Teresina del Bambino Gesù: "Io non muoio, entro nella vita". Tuttociò che {62 [98]} io so intorno al Purgatorio si è che le anime vi soffrono e che possono essere sollevate dalle nostre preghiere e dalle nostre opere.» Lui che ci ha salvato a prezzo di un amore e dolore infinito. Per questo un’esigenza profonda della natura umana, inculcata da tutte le religioni, è un tribunale in cui tutto il male venga rivelato e punito e tutto il bene premiato. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché anche voi siate dove sono io" (Gv 14,2-4). La morte del cristiano è una partecipazione al mistero di morte e risurrezione del Signore Gesù, come membro del suo corpo mistico. La chiesa poi sorgerà a Lungotevere Prati. Sovente la morte per chi soffre è una liberazione; per tante persone occorre più coraggio per vivere che per morire. Mausolei sono stati costruiti in loro ricordo; le imbalsamazioni in uso presso certi popoli, le offerte, i riti sacrificali, dimostrano quanto sia sentito il dovere di onorare coloro che ci hanno lasciato per una vita oltre la morte. Accomiatandosi dai discepoli Gesù ha promesso: "Vado a prepararvi un posto. Scrive: "Non si può negare che le anime dei defunti possono essere aiutate dalla pietà dei loro cari ancora in vita, quando è offerto per loro il sacrificio del Mediatore (qui sant'Agostino sta parlando del sacrificio della Santa Messa), oppure mediante elemosine" (De fide, spe, et caritate). Le tre condizioni richieste sono: Confessione, Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Papa (Pater, ave, gloria). L'Angelo della sollecitudine custodisce questa cornice: egli canta la beatitudine Beati qui lugent (cioè "soffrono"). 1,4-6). IL PURGATORIO ESISTE Prima di addentrarci in questa particolare dimensione della Vita eterna, è fondamentale una precisazione: il Purgatorio, con buona pace dei negazionisti, esiste. Il Paradiso per il quale siamo stati creati esige la perfezione, la santità: "Io sono il Signore vostro Dio, comportatevi come persone sante perché io sono santo". Gli exempla in questa cornice sono gridati delle anime stesse; si tratta di: Sulla quinta cornice espiano insieme le anime degli avari e prodighi, che giacciono in terra con le mani e i piedi legati: così come non volsero gli occhi, in vita, ai beni celesti, ora sono costretti a guardare in terra, come prima erano rivolti esclusivamente ai beni terreni; e così come non operarono il bene, ma si dedicarono esclusivamente al denaro, hanno le mani legate, quelle appunto che maneggiavano i soldi, e i piedi, in tal modo costretti all'immobilità. A guardia della cornice sta l'Angelo della misericordia, che canta la beatitudine Beati misericordes e «Godi tu che vinci». Nella "Divina Commedia" descrive la trilogia dell’aldilà: Inferno, Purgatorio, Paradiso, dove descrive le attese e le credenze dell’umanità. Il peso che le anime sono costrette a portare corrisponde all'alterigia della loro condotta: ora si trovano chini nello sforzo di sostenerlo, mentre in vita stavano diritti a testa alta; partecipa al contrappasso anche la recita della preghiera, che presuppone umiltà nel supplicare Dio perché abbia misericordia (anche se omettono la parte che richiede di non essere indotti in tentazione, dal momento che tale rischio non li riguarda più). Inoltre "prescrive ai vescovi di vigilare con zelo perché la sana dottrina sul Purgatorio, trasmessa dai santi Padri e dai Concilii sia creduta, conservata, insegnata, predicata ovunque". Giudice giustissimo che non si lascia ingannare dalle apparenze, né corrompere da alcuno. La croce è sicuramente la via più sicura per noi e per loro, per staccarci dai beni della terra, aumentare i meriti, seguire il divino modello, che ne ha fatto condizione per essere suoi seguaci: "Chi non prende la sua croce e mi segue, non può essere mio discepolo". Ogni volta che entri in questo sito potrai dare un po’ di sollievo a loro recitando un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria. Per molti è un preciso dovere di gratitudine per il bene ricevuto, dal dono della vita dai genitori, ai valori intellettuali, morali, materiali con cui ci hanno beneficato durante la vita. Chi non ha provato il dispiacere, la tristezza di occasioni perdute, imputabili alla nostra trascuratezza? Al termine dell’ultimo conflitto i reduci dai campi di concentramento erano impazienti di tornare a casa. Il fuoco è un’immagine simbolica, biblica, molto usata nella Scrittura, perché serve a purificare, distruggere il male. Nessuna formula è prescritta, molte sono suggerite da particolari devozioni; le migliori sono quelle che sorgono spontanee, rispondenti a particolari necessità e desideri. La morte non spezza i legami che abbiamo con i defunti. Pregare per le anime del Purgatorio è molto importante. Il Purgatorio non lo hanno inventato gli uomini, ma Dio, il suo infinito amore di Padre che vuole tutti salvi, puri, per partecipare alla sua gloria e felicità infinita. Di conseguenza anche certi modi di dire: "Faccio qui il mio purgatorio, la mia vita è un purgatorio…" non riflettono la realtà della vera sofferenza di queste anime, che non è fisica, ma spirituale e consiste nella privazione della visione beatifica di Dio. L'Esistenza del purgatorio è la bottega del prete-Domenico CERRI 1850 Atti del XIV congresso della Società internazionale di musicologia: Free papers-International Musicological Society. Tuttavia, poiché in questa cosa Leggi tutto… Gli exempla anche in questo caso sono pronunciati dalle anime stesse, e sono: Espiano qui: Papa Adriano V, Ugo Capeto e Publio Papinio Stazio. Una seconda definizione viene dal Concilio Ecumenico Tridentino. In seguito incontrano le anime di coloro che morirono per morte violenta, costretti a permanere nell'Antipurgatorio tanti anni quanti furono quelli della loro esistenza terrena. Il Purgatorio non è un luogo, ma un modo di vivere, voluto da Dio, per la purificazione e per la salvezza di quanti hanno residui di colpa da espiare. "Tutti noi", dice S. Paolo, "compariremo davanti al tribunale di Cristo per essere giudicati da Lui. Per noi è impossibile capire questa verità, legati come siamo ai mali e ai beni, allo spazio e al tempo in cui viviamo, per cui pensiamo sempre in base a queste nostre esperienze. Una tomba di marmo pregiato, una cassa di legno prezioso, un funerale sfarzoso con decine di corone di fiori, sono il più delle volte spreco inutile di denaro che avrebbe potuto essere devoluto a opere di grande valore sociale-caritativo verso i poveri, di cui il defunto avrebbe goduto un grande beneficio. Il vero problema è ciò che ci attende dopo la morte. Nel corso della storia molti hanno scritto sul Purgatorio, il luogo dove si trova, la sua durata, le pene a cui sono sottoposte le anime…. Domanda: Ho un collega evangelico che afferma che la convinzione cattolica dell'esistenza del Purgatorio non deriva dalle Scritture. Consiste nell’offrire a Dio tutte le opere buone che uno compie e anche i suffragi che riceveremo dopo la morte, perché siano applicate alle anime sante del Purgatorio, secondo il beneplacito di Dio, offerta di immensa generosità sommamente gradita al Signore. Inizia così: "Canterò in quel secondo regno – dove l’umano spirito si purga – e di salir al cielo diventa degno" (Purg. Gli exempla sono pronunciati dalle anime stesse, dopo essersi scambiato un rapido bacio; sono: Espiano qui: Guido Guinizelli e Arnaut Daniel. Qui scorrono due fiumi, il Lete che toglie la memoria del male commesso e l'Eunoè che rinnova la memoria del bene compiuto, che le anime bevono, scortate da Matelda, allegoria dello stato d'innocenza dell'uomo prima del peccato originale, purificandosi così prima di salire in Paradiso. i passi biblici che confermano l'esistenza del purgatorio GIOBBE 1: 5; Quando i giorni della festa terminavano, Giobbe li faceva venire per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva un olocausto per ciascuno di essi, perché diceva: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e … Si può lucrare l’indulgenza plenaria a partire dal mezzogiorno del 1° novembre a tutto il 2 novembre. L’esistenza del purgatorio, al di là dell’esasperata ricerca biblica in chiave probatoria, ci pare testimoniata dall’attualità quotidiana del nostro vivere terreno. Purgatorio Francesco Gungui ecco la copertina e la descrizione del libro libri.tel è un motore di ricerca gratuito di ebook (epub, mobi, pdf) Libri.cx è un blog per lettori, appassionati di libri. L’elemento espiatorio, purificatore è dato da questa dolorosa separazione. Il custode della cornice è l'Angelo della mansuetudine, che canta la beatitudine Beati pacifici. Santa Caterina da Genova, la mistica del Purgatorio, scrive: "Non credo si possa provare una gioia pari a quella delle anime in Purgatorio, se si accettua quella dei beati in cielo". Qui si soffermano prima sulla spiaggia, custodita da Catone, figura nobile e austera simbolo di libertà e, quindi, del libero arbitrio, necessaria per la caduta del peccato e per la sua espiazione. Vi renderete conto dell’esistenza del Cielo, del Purgatorio e dell’Inferno. La pena più grande è l’attesa, la separazione dell’incontro con Dio, creatore di tutto e di tutti; con Gesù che ci ha ricolmati di grazie durante tutta la vita; con Maria Santissima nostra avvocata. Il Purgatorio non esiste. Una delle preghiere recita: "Dio, Padre misericordioso, tu ci doni la certezza che nei fedeli defunti si compie il mistero del tuo Figlio, morto e risorto: per questa fede che noi professiamo, concedi al nostro fratello che si è addormentato in Cristo, di risvegliarsi con noi nella gioia della risurrezione". Essi sono: Espiano qui: Omberto Aldobrandeschi, Oderisi da Gubbio e Provenzano Salvani. Essi cantano il salmo CXIX. Lo sviluppo storico di questa dottrin. Caro Fratel Ignazio, 1. l’esistenza del Purgatorio è dogma di fede.