Butta via la cartina! (Dal web). Questa parola da sola sembra far scoppiare nell’anima un’esaltazione, eccita tutto ciò che vi è di poetico in noi, scatena tutte le nostre facoltà di ammirazione. (Woody Allen), L’anima di Venezia sono le sue maschere. (Mieczysław Kozłowski), Chiudi gli occhi e leggi con le dita la fisionomia delle statue, i bassorilievi, le modanature scanalate. È dalla notte dei tempi che naviga: ha toccato tutti i porti, ha strusciato addosso a tutte le rive […] Sulla cartina geografica il ponte che la collega alla terraferma assomiglia a una lenza: sembra che Venezia abbia abboccato all’amo. (Mieczysław Kozłowski), A volte sulla riva di San Marco giungono velieri che recano nelle loro vele i venti di altri mondi. Convegno: John Ruskin e Venezia, 22 marzo 2018, Museo Correr . Le Pietre di Ruskin non è un testo facile, ma lo si può leggere illuminati dall’amore per Venezia. (Charles Dickens), Frasi su Venezia: le 25 più belle e famose. "Le pietre di Venezia" di John Ruskin sono da sempre lo specchio fulgido e fedele della città lagunare, il breviario d'obbligo per chi voglia imbastire un rapporto non effimero con la sua civiltà ambientale e artistica. Frasi su Firenze: le 25 più belle e famose, Frasi su Napoli: le 25 più belle e simpatiche, Frasi su Roma: le 25 più belle e spettacolari, Frasi su Torino: le 25 più belle ed emozionanti, Frasi su Milano: le 25 più belle e profonde, Le 20 più belle frasi su New York in Inglese (con traduzione), Le 25 più belle frasi su Londra in Inglese (con traduzione), Le 45 più belle frasi in Francese su Parigi (con traduzione), Frasi in Latino su Roma: le 25 più belle e famose (con traduzione), Frasi sull’Accontentarsi: le 25 più belle (in inglese e italiano), © Frasi Mania - Tutti i diritti riservati. Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a “Venezia”. Si vede che non avete mai visto Monfalcone. (John Ruskin), Venezia è una città che va a piedi. Di. (Carlo Dossi), L’arte veneziana è una ghirlanda di fiori olezzanti; è una collana di pietre preziose. Venezia! (Ramón Gómez de la Serna), È una ghirlanda di fiori olezzanti; è una collana di pietre preziose. A Venezia, quando c’è la luna, par di passeggiare in una acquaforte. Un dannato antico posto da sogno, stupendo, immateriale, impossibile, perverso, irreale. (Giorgio Bassani), A Venezia si ritorna perché offre l’amore. Mattinate fiorentine (2 voll. A volte invitano per un giro le coppie di innamorati che non hanno soldi. Davvero imperdibile la mostra John Ruskin Le pietre di Venezia allestita a Palazzo Ducale sino al 10 giugno 2018. È una città dove non esiste la privacy. Por fortuna il gondoliere ha misteriosamente taciuto, ma alla fine mi ha derubato in modo poco cristiano, agitandomi davanti agli occhi un qualche tariffario. È una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia ma che, a lungo fa venir le traveggole. La singolare imbarcazione, tramandata tale e quale dai tempi delle ballate e così inusitatamente nera come di tutti gli oggetti di questo mondo sono soltanto le bare, fa pensare a tacite e criminose avventure fra lo sciacquio notturno dei canali, e ancor più alla morte stessa, a feretri, a tenebrose esequie, all’ultimo silenzioso viaggio. (Tiziano Scarpa), Vivere a Venezia vuol dire, prima di tutto, avere pazienza con sé stessi, abituarsi ad altre velocità. Perché vuoi combattere contro il labirinto? Lasciali perdere, snobbali pure. È realmente simile, fino al fastidio, ai vari souvenirs de Venice; quando mi sono fermato per la prima volta a piazza San Marco, sono rimasto confuso e a lungo non ho potuto liberarmi dalla opprimente sensazione che non fosse un luogo reale, ma il Lunapark dove deve svolgersi la notte veneziana. Aspettavo soltanto che cominciassero a gemere le chitarre e che il gondoliere cantasse come il signor Schütz. Le pietre di Venezia (titolo originale: "The Stones of Venice") è un trattato in tre volumi sull'arte e sull'architettura veneziana scritto dallo storico dell'arte inglese John Ruskin, pubblicato per la prima volta dal 1851 al 1853.. (Johann Wolfgang Goethe), Dire Venezia vuol dire piazza San Marco: anzi, la basilica che, come scriveva Stendhal, è la prima moschea che si incontra andando verso Oriente. (Pitigrilli), Venezia, malgrado le inaudite sventure che stanno per annientarla, è una città francamente allegra. Venezia è piccola, puoi permetterti di perderti senza mai uscirne davvero. A cura di Anna Ottani Cavina . Il testo di riferimento è il magnifico libro “The Stones of Venice” (1851-1853, 3 volumi), al quale si aggiungono le scenografiche tavole in folio degli “Examples of the Architecture of Venice”, pubblicate negli stessi anni, e “St. Utilizziamo cookie e altre tecnologie simili per migliorare la tua esperienza di acquisto, per fornire i nostri servizi, per capire come i nostri clienti li utilizzano in modo da poterli migliorare e per visualizzare annunci … Nella vita privata tuttavia, era un personaggio egocentrico, solitario, supponente e nevrotico che preferiva le pietre di Venezia… Tutto quello che si dirà di lei sarà vero. (Truman Capote), Venezia non può esser paragonata che a se stessa. Così come altri libri dell'autore none. […] Venezia è sempre esistita come la vedi, o quasi. Una città dalla bellezza unica che sa regalare ai suoi visitatori scenari a dir poco incantevoli. Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di … (Carlo Dossi), Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. (James Joyce) La vita è una strada di sassi, sassi contro cui si inciampa, si cade, ci si ferisce. Oltre a resuscitare le sorti di un Turner ormai sul viale del tramonto, scatenare la moda per lo stile Neogotico e fare la fortuna dei Preraffaelliti, John Ruskin (1819-1900) inventò la critica d’arte come la intendiamo oggi. Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell’Adriatico. Venezia non può esser paragonata che a se stessa. Venezia è come mangiare un’intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago. di John Ruskin | Editore: Mondadori Oscar Classici. A cura di Anna Ottani Cavina. (Dal web), Non ha Vinegia tanti gondolieri quanti Vicenza conti e cavalieri. (Mieczysław Kozłowski), Murano, questa Venezia in piccolo. (Tiziano Scarpa), Vi sono Atlantidi dai molti volti. (Thomas Mann), Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. (Tiziano Scarpa), Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità. È una cosa lasciva e imponente. (Dal web), Chi vede Venezia e non vede l’Arsenale vede il manico e non vede il boccale. Tra i suoi calli e i suoi canali sono presenti tanti tesori artistici e culturali di inestimabile valore che ce ne ricordano … ), Firenze, Vallecchi, 1974. (François de La Rochefoucauld), Sognava l’Italia, e in particolare Venezia. Entrambe le metropoli sono sorte senza terra sotto i piedi: Venezia come città di palafitte e isolotti lagunari, Genova come città verticale addossata alle alture che non lasciano spazio tra le loro pareti e il mare, di modo che le case devono appiattirsi l’una sull’altra, espandersi a ventaglio sopra un porto sempre più ramificato e affollato. La paura non è infondata, se non altro perché la città è talmente unica da rappresentare di per sé tutta una civiltà. Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana. (Dal web), Roma caput mundi Venezia secundi. Ma non perdona il tradimento. (Tiziano Scarpa), Venezia ha un suo ritmo da sempre: e bisogna scoprirlo passeggiando per le viuzze o girando per i canali, meglio su una barca silenziosa. (Proverbio), Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago. Le pietre di Venezia John Ruskin ecco la copertina e la descrizione del libro libri.tel è un motore di ricerca gratuito di ebook (epub, mobi, pdf) Libri.cx è un blog per lettori, appassionati di libri. Si intitola: A caso. (Enzo Biagi), Bisogna girare Venezia a piedi. È una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia ma che, a lungo fa venir le traveggole. È stata inaugurata questa mattina, nell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, la mostra “John Ruskin. Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin?Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di Venezia: uno studio della sua … (Hermann Hesse), Grazie a Dio sono qui! Esiste un nome nelle lingue umane che abbia fatto sognare più di questo? Tra i suoi scritti troviamo "The Seven Lamps of Architecture" (1849, Le sette lampade dell'architettura) e "The Stones of Venice" (1853, Le pietre di Venezia). Gli aggettivi per definire Venezia non bastano mai, e qualunque descrizione, anche la più esaustiva, non sarebbe in grado, attraverso le parole, di renderle piena giustizia. I, § 1 Dapprima la marea, il riflusso e la terra in azione reciproca, quindi il progressivo abbassamento delle acque preistoriche, fecero sì che all’estremità superiore dell’Adriatico si formasse una considerevole zona paludosa, che, dopo esser stata sommersa dall’alta marea, viene parzialmente lasciata libera dal riflusso. (Iosif Aleksandrovič Brodskij), Ora sono a Venezia, mio caro Usbek. Uno specchio che sa come nascondere la brutta verità delle rughe mettendo in luce il segreto del trucco più seducente. Ma, come precedentemente anticipato, le parole non sono sufficienti: Venezia è un gioiellino, un “sogno”, che tutti dovrebbero vivere almeno una volta nella vita. (Mieczysław Kozłowski), Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia. Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. (William Wordsworth), Grazie a Dio sono qui! Si vede che non avete mai visto Monfalcone. Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto. Bighellona. Venezia è una testuggine: il suo guscio di pietra è fatto di macigni di trachiti (maségni in veneziano) che lastricano le strade. Un dannato antico posto da sogno, stupendo, immateriale, impossibile, perverso, irreale. (Stendhal), È il posto più romantico del mondo, ma ancora meglio quando non c’è nessuno. E anche le pietre. Entrambe le metropoli sono sorte senza terra sotto i piedi: Venezia come città di palafitte e isolotti lagunari, Genova come città verticale addossata alle alture che non lasciano spazio tra le loro pareti e il mare, di modo che le case devono appiattirsi l’una sull’altra, espandersi a ventaglio sopra un porto sempre più ramificato e affollato. (Iosif Brodskij), Chi non deve reprimere un brivido fugace, una segreta timidezza e angoscia, quando sale per la prima volta o dopo lunga dissuetudine su una gondola veneziana? Twitter. (Francesco Guccini), Non vorrei scrivere molto su Venezia; penso che tutti la conoscano. (Friedrich Nietzsche), È un’opera d’arte, il capolavoro più grande che la nostra specie abbia prodotto. Non preoccuparti, lascia che sia la strada a decidere da sola il tuo percorso, e non il percorso a farti scegliere le strade. Come mai questo animale prodigioso ha risalito l’Adriatico ed è venuto a rintanarsi proprio qui? È una cosa lasciva e imponente. Ed ecco perché l’acqua prende questa risposta, la torce, la ritorce, la percuote, la sbriciola, ma alla fine la porta pressoché intatta verso il largo, nell’Adriatico. (Indro Montanelli), Venezia è come mangiare tutta in una volta una scatola di cioccolatini al liquore. Eppure esse hanno in comune un dato negativo nella loro situazione topografica che già determina il loro destino. WhatsApp John Ruskin ecco la copertina e la descrizione del libro libri.tel è un motore di ricerca gratuito di ebook (epub, mobi, pdf) Dati del libro. Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Noli me tangere dice. (Guy de Maupassant), Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti, per garantirvi una esperienza di utilizzo ottimale. Nel 1869 venne eletto primo professore di arte … Venezia! Prego avvertire. (Dal web), Venezia, le voglie di una città che non vuole affondare. Selezione delle preferenze relative ai cookie. (Proverbio), Il primo e unico itinerario che ti suggerisco ha un nome. Chi gira e guarda Venezia soltanto in barca ne ha un’immagine morta; la Venezia dei decadenti è una Venezia lunare, lievemente putrida, vista da persone adagiate sui cuscini delle imbarcazioni. (Mieczysław Kozłowski), C’è l’apprensione crescente – per non chiamarla paura – che per [Venezia] possa essere in serbo il destino di Atlantide. Mi sento fresco e giovane quando il mio piede posa su queste calli, e i contorni di San Marco mi entusiasmano (….) Le pietre di Venezia esamina l'architettura veneziana in dettaglio, descrivendo ad esempio oltre ottanta … (Abraham Yeshoua), Li Viniziani si sanno fare signori di Lombardia, e parmi la monarchia d’Italia. Cantata e celebrata dai poeti, la città dei Dogi è avvolta da un’aura quasi magica, che si respira tra le calli, i canali, i ponti, in ogni angolo, in ogni dove. È una ghirlanda di fiori olezzanti; è una collana di pietre preziose. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Nulla di più diverso delle due grandi città marinare rivali che si divisero il dominio del Mediterraneo e i traffici con l’Oriente: Venezia e Genova. Per la prima volta in […] Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin? „Arrivammo a Pantalica, l'antichissima Hybla, ci arrampicammo su per sentieri di capre, entrammo nelle tombe della necropoli, nelle grotte-abitazioni, nei santuari scavati nelle ripide pareti della roccia a picco sulle acque dell'Anapo. E poi il Palazzo Ducale, il Canal Grande, la Torre dell’Orologio. Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di Venezia: uno studio della sua … (Tiziano Scarpa), Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto. Un giro vizioso. Non mi è mai successo prima di aver paura di descrivere quanto mi è capitato di vedere. Essa mette in fuga gli abitanti. E’ tutta pietra che viene da fuori: come ha scritto Paolo Barbaro, quasi tutto ciò che vedi a Venezia viene da qualche altra parte, è stato importato o trafficato, se non razziato. È il posto più romantico del mondo, ma ancora meglio quando non c’è nessuno. I, ch. (Oscar Wilde), [Venezia] è un’opera d’arte, il capolavoro più grande che la nostra specie abbia prodotto. Pinterest. Il nostro santo Profeta ne ha orrore: dall’alto del cielo la guarda sempre in collera. (Dal web), Veneziano, largo di bocca, stretto di mano. (Carlo Dossi), E quando lasciamo Venezia scopriamo che i nostri orologi hanno problemi a tornare di nuovo al tempo reale. Perché vuoi sapere a tutti i costi dove ti trovi in questo momento? (Dal web), Pane padovano, vino vicentino, trippe trevisane e donne veneziane.