Le marce in rapida successione s'immettono, sconvolgendo ogni pensiero. Location: Houston, Texas Phone: 832-667-7700 Fax: 832-202-2018 È il “Te Deum” degli sportivi, calciatori e spettatori, è il tripudio di gioia che accomuna poveri e ricchi, onesti e imbroglioni, è la fiammella dell’illusione che per un momento ci fa sognare rendendoci importanti nel mare della caducità della vita. Una volta estirpato, la gioia e l’amore per il calcio ritorneranno e tutto sarà come prima: maledettamente meraviglioso. In un posto così potrò poi correre? Il tempo si ferma, i ricordi ritornano, s’inceppano e s’impigliano in Tour de France lontano, i riflettori illuminano due volti. Il Capitano Solo sull’asfalto Sfiorisce in Polonia In un giorno anonimo Come la triste morte. Frasi, citazioni e aforismi sullo sci. Sferici vocaboli, in un’area affollata. In questi giorni la nuova edizione della Grande Boucle inizia, per la novantaduesima volta, la festa finale ai Champs-Elysée, decreterà il vincitore. A regalare speranze fast-food. Molti avversari si sovrappongono fra me e la rete buttandomi a terra, ma niente mi impedirà di segnare il mio gol, prima che la partita della vita, sarà conclusa. Ermanno Eandi Carmelo Bene Lessi il tuo " Discorso su due piedi" dialogo tra te e Enrico Ghezzi sul gioco del calcio come metafora e come gesto estetico sublime le tue lodi di Romario e sul Brasile e per la prima volta non mi vergognai di guardare le partite di football noi anarKonformisti eravamo obbligati a farlo di nascosto dagli amici simulando profonda noia e sbadigli ma il Brasile che incantava te danzava anche nel mio cuore e Romario quando volava verso rete imprendibile con la palla incollata al pede e fulminava, così dicevi, di prima intenzione il portiere sbalordiva te come incantava me e tu Carmelo Bene del mio intelletto, come sempre lapidario e provocatore dicesti in italiano perfetto il calcio brasiliano è teatro senza spettacolo è tempo rubato ...energia di samba avevo gli occhi incollati al tuo testo come le orecchie appiccicate alla tua voce quando in teatro recitavi re Lear quella voce: unica, vibrante di afflato cosmogenico e ora ricordo i tuoi occhi truccati di kajal su quella maschera bianca che era il tuo volto eccessivo a te dedico i Versi sublimi di Penna come viatico per il tuo ultimo passaggio "Io vivere vorrei addormentato entro il dolce rumore della vita" che mi permetto di parafrasarti in questo ultimo verso "Tu morire vorresti davvero entro il vacuo nulla eterno ove vivrai" Nagual AnarcoPANico Uno che si firma Nagual AnarcoPaNico, lo si può immaginare: stregone mistico ne ”L’Isola del Tonal” con Castaneda, tra bandiere nere con una A rossa cerchiata, in guerra con il mondo e contro il sistema. Tecnica e arte si fondono nella lirica di Pietro e la sua creatività galoppa cavalcando versi che trasmettono le autentiche emozioni dell’equitazione. Quel profumo di sport autentico, dove il nandrolone è la paprika e gli spettatori sono i parenti. Un capolavoro di autentica tecnica sopraffina e mirabile stile. Era solo un gioco. Il tempo si ferma, i ricordi ritornano, s’inceppano e s’impigliano in Tour de France lontano, i riflettori illuminano due volti. (Ermanno  Eandi) L'arco Sei Forte per Cambiare e sottendere l'arco a questa scocca! La velocità scorre fulminea trasformando la strada, in un sentiero curvo e impervio. Il duello inizia, i remi diventano frecce che perforano il liquido percorso. Torna presto a trovarci ripetevo. Saba è un anti-avanguardista, la sua poesia è lontana dai tentativi estremi che zampillavano qua e là all’inizio del ‘900. Immobile oceano di sabbia silente, divorato dal sole, frantumato dal vento, gigantesco turbante giallo dell’Africa, arida tovaglia con sporadici ricami d’oasi verde, lentamente attende . Il vento della poesia soffia nelle vele dell’ardore del grande avventuriero. Un pallone più duro e un campo di terra non arrende il traguardo e la voglia di gol. La leggenda narra che un giorno d’inverno, in silenzio, senza salutare nessuno, uscendo dal retro, scappò in Spagna, per dimenticare il suo presente e provare ad inventarsi un futuro. L’attesa che frena sulla svolta di una vita …. (Ermanno  Eandi) I fratelli Abbagnale Olimpiade di Seul 1988. E lui camminava, quel giorno, sui binari dell’assurdo, quando il treno della sua storia si fermò, su un binario vivo per diventare un uomo morto. Mente sana in corpo sano. Per poter utilizzare questo sito è necessario attivare JavaScript. Non accettasti una vita da morto e scegliesti di morire per continuare a vivere… nella leggenda. Maurizio naviga con i suoi versi accanto all’eroe e lotta per continuare a vivere da vivi in un mondo di uomini spenti. Una maglietta gialla sgualcita da chilometri di sudore vola nel cielo, Casartelli urla di gioia, canta l’inno della gloria, abbraccia un angelo; sui Campi Elisi Lance è sul gradino dei campioni, Fabio gli è accanto, quattro mani al vento, un trionfo tra i ricordi, una vittoria oltre la vita. Il deserto sorride, scuote il capo, poi, svogliatamente rassegnato, assiste alle gesta dei protagonisti della massacrante Parigi-Dakar. Si parte! Chi succederà a Schumi? L’altro è quello di un italiano, con il volto stampato su una fredda e terribile lastra di marmo, Fabio Casartelli, che corre verso il suo fatale destino e si spegne su una pietra che segna il viaggio e stoppa la sua vita, rendendolo un frammento e immortale nel mondo del ciclismo. Un’avventura stupenda, ripetuta ogni anno, che avvince e dona ovali emozioni incredibili alle anime che gioiscono ad ogni meta. Gioia immensa realizzai il sogno della mia vita. ... un calcio semplice,di un pomeriggio di domenica in cui sognare in pace,sullo sfondo sempre gli echi di una guerra appena finita,e di una nazione che ricomincia a vivere. Fresco e maturo come una oliva pugliese e entra nel frantoio del calcio, il tempo lo macina, l’incanta, lo spreme e lo schiaccia, fino ad ottenere l’olio, l’essenza del campione, buono ma un po’ acido. Disteso sotto il cupolino sfioro le stelle, nei riflessi d'auto senza padroni. Tema sullo Sport Tema svolto: Com'era una volta Quando diciamo sport diciamo un insieme di cose diverse, perché vissute diversamente dalle varie culture. La prima rete è incolore perché ha il cromatismo dell’anima, porta l’effervescente gioia, di un atto indimenticabile e irripetibile. E lui camminava. Le canoe sono appaiate. Marcello Cavaglià – Vercelli Un deserto ricordo, per un arido pensiero. Che sia basket, calcio, ciclismo, nuoto o atletica, che sia praticato a livello amatoriale o agonistico, in palestra o all’aria aperta, non importa: quello che è importante è muoversi! (Ermanno EandiSports Corro a fondo salto in alto piombo in basso striscio a terra per penetrarla e saperne di più Anna Zoli – Bologna La dinamica delle emozioni, correre, saltare, strisciare, penetrare, quasi come in un rito antropologico dove lo sport e la vita si uniscono. Enrico Mario Lazzarin (Settimo Torinese) Anche noi “in avanti come Pulici” col numero 11 sulla schiena e i ricordi sulle spalle, i colori del silenzio in attesa di un amore, la collina del passato, il sonno di donna su divano triste, una poesia vincente di un autore importante. (Ermanno Eandi)Generazione Combustibile Hai acquistato il calendario con le fanciulle nude? Con il suo gesto, Mark Zoro, ha urlato la sua dignità, si è giustamente ribellato ai morsi dei “cannibali bianchi” sugli spalti, un atto estremo, ma necessario. Il calcio dell’atleta si posa statico e inamovibile, mentre il silenzio s’abbatte sui tifosi gelandone il sangue e inaridendone la gola. Ciao Marco. LUCIANO SOMMA – Napoli Il ricordo della tragedia di Pantani, trova il giusto sfogo nei versi appuntiti di Luciano Somma. "L’America ! Quindi si rifugia in gesti estremi, sgrana parole insicure, pronte ad essere fraintese. Tommaso Chimenti - Sesto Fiorentino (FI) Una parodia nero-azzurra in rima baciata. Lascia alla grande Il combattente, Una vita bruciata Fuggendo dai fantasmi. La voce di Giampiero Galeazzi scolpisce, voga, s’increspa, s’infiamma, si inonda di tripudio nell’esultanza della Nazione. (Ermanno  Eandi) 100 metri piani Allineati ai blocchi di partenza tesi i muscoli verso lo sforzo il cervello fisso alla meta il cuore che batte come un tamburo di guerra il respiro sotto controllo, quando improvviso lo starter spara. Trent’anni or sono, il tuo corpo scese negli spogliatoi del tempo, un calcio di rigore sbagliato, in un campo che profuma di fango, tra ragazzi di vita e la sintassi di una partita persa per sempre. Buio in campi da calcio illuminati di frode, previsti i risultati i marcatori, le dichiarazioni,. Il suo grido è rimbombato in tutti gli stadi e tutte le anime sensibili sono al suo fianco, in un solidale abbraccio, per uno sport sano e un mondo migliore. Ermanno Eandi Per Marco Pantani Ora è facile piangere costa ben poco il ricordo ma per molti sono lacrime di coccodrillo perchè nessuno gli ha dato una spinta nell'irta salita la più dura della sua vita perché nessuno gli ha teso una mano se l'avesse fatto forse sarebbe ancora qui tra noi con le sue orecchie a sventola il cranio pelato a sorriderci e noi non staremmo parlando della sua ultima corsa col tempo nello spazio in un punto lontano lassù nel cielo . Purtroppo normalmente questo non accade. Ignari esprimete con quello antiche cose meravigliose sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari soli d'inverno. L’evento di ripete ogni anno, cicliche piogge monsoniche con il motore a scoppio. Un podio a piedi nudi che profuma di protesta, scalzi per vendicare una stirpe, per ricordare una razza. Ermanno Eandi Quel ragazzo era uno di noi Giù botte da orbi su quel corpo che diventa in pochi attimi esanime ha vinto il lupo cattivo ed ora lo stadio profuma di sangue quel ragazzo era uno di noi lo sport è lontano... Luciano Somma (Napoli) Versi riflettenti, in modo nitido, il disagio dell’artista davanti alla terribile realtà dove il poeta con versi d’acciaio condanna severamente la follia della violenza gratuita… Lo sport è lontano. (Ermanno  Eandi) Il Tour de France Le aguzze Alpi e i franco-iberici Pirenei scrutano attenti l’ardito e arduo salire di uomini divorati dalla fatica e dall’agonismo su bicicli di sudore all’interno del loro mondo. (Ermanno Eandi)Pirata Bambino Al “Fanciullo Pirata” Marco Pantani, ingenuo, generoso fuoriclasse massimalista La bandana in terra Sommersa dal fango, Una stanza d’albergo Un campione tradito; Ingiusto contesto Grigio Come nebbia d’autunno. Giocare ancora vorrei… Fragile , vulnerabile e terribilmente solo… Nella chiassosa e festante curva. Centro! Riccardo Panero – Fossano (Cuneo) Una poesia limpida, felice, germoglia dal cuore, sfiora l’arpa dei sentimenti e colora di granata la gioia intensa e immensa della risalita in serie A… che bello! Inizia il Torneo dell'antica tradizione che celebra l'esaltazione del gioco dell'ovale. Il mio cervello si è già ammosciato A pensare e pensare senza correre: dov’è finita la stupida lepre? Lasciamo che essi rimangano lo specchio, pulito, di magiche coreografie, di grande tifo, colore e gioia sugli spalti, di colpi di tacco e splendide giocate in campo. Il tuo sudore, le tue fatiche, le tue gambe tiravano nelle salite dell’impossibile, le tue narici tiravano nelle discese verso la dissoluzione. Lo ha realizzato un pittore di scuola veneta, il famoso Alessandro Del Piero, detto “il Pinturicchio”, l’artista del gol. Le sillabe si inceppano, le parole non escono, arida è la poesia, resta solo l’atroce atto e la sua condanna… ma che bravo ragazzo. Vilma eleva ed esalta la corsa “dietro ad una scia di stelle” di Valentino, nell’altalena tra la vita e la morte amalgamati dalla gloria. Anticonformista, non indossavi giacche d’ipocrisia e rigide cravatte che imprigionano la mente, la tua casacca era il libero pensare, l’eleganza di essere autentico in un mondo a volte falso. Inventasti i “podemi”, fonemi con i tacchetti, agili parole che scrivono un racconto di novanta minuti, con ventidue volti e quarantaquattro gambe. (Ermanno Eandi)Franco Scoglio Ti sei spento, uomo del sud in una gradinata nord, vicino al tuo ligure passato, tra telecamere e riflettori, riprendenti una sogno in differita e la tua morte in diretta. Stefano Mauri – Crema Sgomento e sofferenza non fermano la passione genoana, nella poesia di Stefano non c’è sdegno e rabbia per la terribile situazione, ma solo amore e passione per Zena e per il mare della fede rossoblu. (Ermanno Eandi)Pierpaolo Paosolini Ti chiamavano “Stukas”, indomabile Pierpaolo, pronto a scattare in profondità correndo sulla fascia, per poi scendere in picchiata in area, bruciando la difesa. E' uno dei proverbi popolari più citati nei tempi recenti. Quando apro il giornale, leggo sempre le pagine dedicate allo sport. Improvvisamente si desta. Ogni inno Nazionale racconta una storia che il labiale canta a memoria, con la mano sul cuore che stinge la maglia con onore. Quante gabbie bloccano la tua voglia di correre nell’inesistente cinodromo della vita, il tuo latrare non serve, la vera salvezza a volte, è il sapere dove correre, la vera vittoria è la serenità, a volte, se non vinci hai già vinto, perché primeggi con la t’armonia del tuo vivere. Nella note l’incanto della luna e i cuori dei due innamorati creano un crescendo di emozioni nella sinfonia dell’amore. Lo stesso Zoro, racconta il fastidio che prova quando viene trattato con distacco, entrando negli atelier che vendono prodotti griffati, con prezzi proibitivi, non adatti ad uno di colore. Ermanno Eandi NON LI PRENDONO PIU' NON LI PRENDONO PIU' ...NON LI PRENDONO PIU' CARMINE E GIUSEPPE QUATTRO BRACCIA E UNA LEGGENDA SPINTA DAL RITMO E DALLA CARICA DI GALEAZZI ANCORA OGGI IL SOLO PENSIERO ULTIMI CINQUANTA METRI IL NUMERO DELLE BATTUTE AL MINUTO LA PROSPETTIVA DELLA CANOA UNA PICCOLA LUCE POI IL VUOTO ...NON LI PRENDONO PIU' GIAMPIERO REMA CON LORO "NON MOLLATE,FORZA" IL TEMPO SI FERMA, POI RIPARTE L'IMPRESA RESTA ORO OLIMPICO METALLO PREGIATO LA VOCE CARNOSA SI FA' ROCA BRIVIDI DI FREDDO E DI GIOIA L'INNO DI MAMELI L'ABBRACCIO LE LACRIME COME RUGIADA SUL FIORE DELLA VITTORIA ...NON LI PRENDONO PIU' GIUSEPPE ALOE' – PRATO (FI) La grande vittoria, l’emozione, l’enfasi, il trionfo. Come sei Bello! Poi il Vesuvio della passione scoppia nelle braccia dei fratelli di Pompei, in una eruzione di potenza e grinta. Qui da Newa York e' tutto per questa sera, la linea torna a Roma. Il colore del rispetto, che unisce e comprende, contro il colore della razza, che scinde e ghettizza. Qualcuno si fonde nel Sahara, non torna, rimane lì, duna tra le dune, granello di dolore nel deserto, come Fabrizio Meoni. Le parole di vero amore non spengono le micce ma accendono il cuore. Con le sue parole ingiuriose, divora, lacera e dilania l’anima dell’uomo nero. Hai fatto la lampada? (Ermanno Eandi) ........On the Road...... My Harley Davidson Tavolini arrugginiti sotto le stelle al neon di una pompa di benzina assolata, allo zenit hippy e sulla strada, il ferro di Milwaukee e i nostri corpi d'erba in assoluta dignità d'abbandono sull'orizzonte della libertà ........On the Road......My Harley Ivano Malcotti – Genova La celeberrima azienda ha da poco superato i cento anni di vita. Hai acquistato il calendario con le fanciulle nude? Filastrocca sullo sport Illustrazione di Pucci Violi: Chi in salute vuol restare tanto moto deve fare. La voglia di vivere e ridere che rende viva la vita.. La stessa goliardica e frizzante ironia che si riscontrava nelle gagliarde sentenze dell’avvocato Peppino Prisco, simpatico castigatore degli avversari dei suoi amatissimi eroi nerazzurri. Nagual AnarcoPANico – Avigliana (Torino) Una danza guerriera, primitiva e terrificante incita gli “All Blaks”, dalle lance indomite, l’orgoglio primordiale del popolo Maori, rivive nel rituale neozelandese, prepara le anime allo scontro, pronte per la vittoria. Addestrare un falcone crudele che gracida “gic, gik,” è l’impresa dello scrittore T.H. Baciano le tue labbra petali bianchi bagnati di pioggia. Ermanno Eandi Santo protettore del calcio Santo protettore del calcio, per alcuni ti venera solo l'italiano medio, eppure hai ispirato Pasolini, Saba, Sereni. Il primo è quello di un eroe di Alamo, un texano, sceriffo del destino e del coraggio, Lance Armstrong, che domina il suo corpo, sconfigge il terribile male e rinato, vince nuovamente. Prigionieri di allibratori senza scrupoli, simili a squali. Il faro del silenzio riposa nel tuo sguardo scintilli marini. Nello stagno delle yards, l’anatra imprendibile corre verso il suo destino con il suo difficile compito. “Non li prendono più!”. Occhi a mandorla la scrutano farsi gialla e suonare un'ouverture a colpi di paletta. Il corpo è quello del pilota, avvinghiato al volante, sfiancato da sforzi omocinetici, l’anima è una voce che arriva roca, tra il rombo dei motori e l’assoluto. Descrive la graffiante realtà dei poveri cani che, non potendo più correre, soffrono l’atroce prigionia. Antonello Marziali - Fermo (AP) Giocano ancora nel campo della poesia e nel cuore degli sportivi gli immortali del Grande Torino, i ricordi riaffiorano, vivi e romantici nei versi di Antonello, la passione e la leggenda si fondono nell’infinito granata. (Ermanno Eandi), Ambrogio Fogar In alcuni uomini l’amore per l’avventura, il rischio, la necessità dell’estremo è così forte che è irrefrenabile. Gli anni passano, i calciatori mutano, ma i problemi restano, immutabili e cronici. Sempre in sella, ancora on the road, per inseguire i sogni fino all’infinito. Maurizio Spagna - Rolo (R.E) Quarterback…il controllo al di sopra del gioco, nel delirio degli schemi… il lancio, l’illuminazione. Severino Tomanin – Lendinara – Rovigo Una maglia nerazzurra sospesa nel cielo e accarezzata dal vento della vittoria, l’intramontabile fede Interista, mai doma, ondeggia, stesa su fili di speranza. Sudore e odori pungenti di sforzi e di gara s’impastano al canto di grida eccitate. Ed io in avanti con il vento degli anni andati non distinguo più il tuo sorriso ma ancora adesso la Domenica aspetto che ti svegli su quel divano. Leopardi, in questa canzone in cinque strofe, si… Oppure sguainiamo la nostra spada e la nostra penna per condannare con sdegno sincero e profondo la folle violenza negli stadi, le casacche falun rovescio contro l’impossibile in Coppa Davis, la sciolta pedalata di Coppi, la buca della vita sul verde campo da golf, la campana del ring e tanti altri esempi dove tutto diventa se di atleti tinti di nandrolone e doping, le urla razziste dagli spalti e l’agonismo esasperato che distrugge lo sport. Per incoraggiarti e darti una spinta in più, abbiamo raccolto tutte le frasi belle sullo sport, quelle motivazionali e di augurio.Oltre alle classiche citazioni ed aforismi, vi troverai anche frasi sulle passioni sportive e dediche sulla vittoria ed il coraggio di non mollare.. Vediamo quindi quali sono le parole migliori per sé stessi o i pensieri più belli da condividere con i tuoi cari. Il primo è quello di un eroe di Alamo, un texano, sceriffo del destino e del coraggio, Lance Armstrong, che domina il suo corpo, sconfigge il terribile male e rinato, vince nuovamente. La sfera di cuoio spicca veloce tra il palo e la traversa, centra alfine il minuto bersaglio penetrando nella rete. Fuoco! La bellezza dello sport muore nella rappresaglia della razionalità, i nobili pensieri sono sconfitti nella battaglia della follia. Mediante il campionato di serie A Con il massimo onore ITALIANO Le sue parole dribblate (Come RIVERA) ci conquistarono tutti Valeva il prezzo del biglietto. La leggenda sostiene che molte lingue feroci lo giudicarono un carattere difficile, uno smorfioso supponente, un arricchito, un ignorante, ingrato e capriccioso. Sai tutto sul gossip? Giusi Bugia – Caltanisetta Fresca metafora della vita, novanta minuti come novant’anni, da vivere, da giocare, passati a rincorrere la sfera del destino, nella partita della nostra storia. Ricordo quando l'hai venduto; quando ti sei tolto il suo zaino per prendere la croce e l'hai portata, sorridendo, per anni, finché un giorno nel bagno ho trovato soltanto il tuo corpo crocifisso. ... per lo sport,per l'amicizia,per la convivialità,in fondo per il … POESIE SULLo SPORT POESIE SULLO SPORT Il Grande Torino di Enrica Merlo Di anno in anno ognuno ricorda con il cuore in affanno giornata di maggio con tuoni e saette con vento ad oltraggio di gioie e promesse che sembravano certe in quel giorno di maggio non furon concesse. Da una nebbia di pipa appare il volto di Gianni Brera, la sua barba, le sue metafore agrocalcistiche, il suo parlare chiaro, onesto. Giuseppe Demarch – Bologna La memoria di due voci: la prima roca e sportiva di Sandro Ciotti e l’altra simpatica e americana di Ruggero Orlando. Dona la luce all'enigma! Bobo che guadagna un milione ogni volta che respira o Denny con il padre in cassa integrazione che combatte l’emarginazione prendendo a calci un pallone? Sport di squadra o individuale è sempre sano ma non uguale. Poi lo punta. Una donna si accascia, è ferita, ma poteva morire, il pensiero si arrende. A fianco a lui l’Abatino Rivera, tinto di rossonero con il numero dieci. (scritta per Smith e Carlos…due uomini contro l’APARTHEID. Uno Zanetti resta L’altro se ne va È l’alternarsi delle stagioni Ma neanche l’ombra di 11 leoni Feriti, imbrigliati negli uncini Niente potrà neanche Mancini? Abbini i boxer alla cravatta?

Sanremo 69 Edizione Cantanti, Orchestra Matteo Bensi, Sidi Trasferimenti Ata, Compréhension écrite B1 A Imprimer, Bleach White Edition Continua, Classe Dispositivo Termoregolazione Evoluto Vaillant Ecotec Plus, 51 Zecchino D'oro,