La madre era una cattolica molto devota e le sue convinzioni ebbero una grande influenza sulla formazione religiosa del futuro frate. Il 19 aprile 2010 la salma del santo è stata traslata nella cripta della nuova Chiesa di Padre Pio[83], progettata dall'architetto Renzo Piano, decorata con i mosaici del sacerdote gesuita sloveno Marko Ivan Rupnik e con il soffitto ricoperto di foglia oro, ricavato dalla fusione degli ex voto che i fedeli negli anni hanno donato a san Pio. Secondo le biografie[55] che riportano le testimonianze di persone che ebbero modo di assistere di persona alla preparazione del corpo per la sepoltura, sulla salma di Padre Pio non ci sarebbe stata alcuna traccia delle stimmate. “Don Andrea, sono i suoi fratelli che l’accusano. Tuttavia, l'inaugurazione di tale cripta è stata contrassegnata da forti polemiche, sia da parte del mondo laico che da parte degli stessi cattolici, in quanto un tale sfarzo è decisamente contrario agli ideali cattolici ed in particolare a quelli dell'Ordine Francescano (al quale Padre Pio apparteneva), improntati all'umiltà e alla povertà. Il 23 settembre 2009, nell'anniversario della morte, si è conclusa l'esposizione della salma con una solenne cerimonia[82]. Il frate, sostenuto dai suoi superiori, condizionò l'esame a un permesso da richiedersi per via gerarchica, disconoscendo le credenziali di padre Agostino Gemelli. Qualche confratello disse addirittura di averlo visto in estasi, sollevato da terra[65]. [8]Onora tuo padre a fatti e a parole, perché scenda su di te la sua benedizione. [23] Il primo a studiarne le ferite fu il professore Luigi Romanelli, primario dell'ospedale civile di Barletta, per ordine del padre superiore Provinciale, nei giorni 15 e 16 maggio 1919. Padre Pio che aiuta Cristo a portare la croce nella chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma. Il 22 gennaio dello stesso anno, a 15 anni, vestì i panni di probazione del novizio cappuccino e diventò "fra' Pio". Durante le operazioni di vendemmia, i fumi di alcool liberatisi dalle uve pigiate nella cantina conventuale, inebriarono fra' Pio che a Bacco non aveva brindato. In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. Spedizione in 24-48 ore. Ad esempio, secondo Pier Angelo Gramaglia, anche se Padre Pio «interpretava il fenomeno come un segno di inusuali esperienze mistiche», «in realtà l'ipertermia ha per lo più cause neuropatologiche e può accompagnare le reazioni emotive di individui che subiscono facilmente stati di dissociazione, perdendo nel delirio febbricitante conseguente il senso del limite tra fantasia allucinata e realtà. E poi… quelle donne, quelle registrazioni… Hanno perfino inciso i baci”. Nel 1920 padre Agostino Gemelli, medico, psicologo e consulente del Sant'Uffizio, fu incaricato dal cardinale Rafael Merry del Val di visitare Padre Pio ed eseguire "un esame clinico delle ferite". Padre Pio da Pietrelcina. Dopo uno o due giorni tutto rientrava nel suo stato normale, e al terzo giorno il frate tornava nel confessionale[71]. Cerca nel più grande indice di testi integrali mai esistito. Suo padre, sua madre e quasi tutta la famiglia sono stati inghiottiti dai campi di sterminio. Nel Nuovo Testamento, Gesù e i cristiani lo usano per rivolgersi a Dio (cf Mc 14,36; Rm 8,15; Gal 4,6). Deciso […] Dal 24 aprile 2008 al 23 settembre 2009 a San Giovanni Rotondo è stata esposta la salma di Padre Pio, all'interno di una teca di cristallo costruita appositamente. Termine di radice aramaica che significa " padre ". Nel 1956 fu colpito da una grave "pleurite essudativa", malattia che venne accertata radiologicamente dal professore Cataldo Cassano, che estrasse personalmente il liquido sieroso dal corpo del Padre, rimasto a letto per 4 mesi consecutivi. Contribuì, inoltre, ad allentare le pressioni del Vaticano il controverso faccendiere torinese Emanuele Brunatto, che si industriò per dimostrare la corruzione di alti prelati che denigravano il frate. Il fenomeno delle ipertermie è oggetto di discussione e di diverse interpretazioni. Joseph Varon e Paul E. Marik, 1999, citato da Saverio Gaeta, Padre Pio, l'ultimo sospetto : la verità sul frate delle stimmate, Le stimmate di Padre Pio? [62] Il giorno precedente "il sunto" dell'articolo venne anticipato con un comunicato, diffuso anche dall'agenzia Ansa. € 19,00. Nel 1938 arrivò Maria José del Belgio che volle farsi fotografare accanto a padre Pio. Quando era vittima di tali temperature elevate, il frate appariva molto sofferente e agitato sul suo letto, ma senza il delirio ed i comuni disturbi che di solito accompagnano alterazioni febbrili notevoli[72]. Tornato in servizio, fu sottoposto ad altre visite mediche e rimandato ancora in licenza per 6 mesi, e trascorse questo periodo di licenza nel convento di S. Anna a Foggia, dove continuava a stare male. Si decise quindi di spostarlo a San Giovanni Rotondo, un paese sul Gargano a 600 m di altezza dove anche nei mesi caldi faceva relativamente fresco. [59], Il primo a scriverne, poco dopo l'attentato al papa, il 17 maggio 1981, fu Giuseppe Giacovazzo, a quel tempo direttore della Gazzetta del Mezzogiorno. Nel 1904 fra' Pio venne inviato, con gli altri giovani che insieme a lui avevano superato l'anno di prova di noviziato, a Sant'Elia a Pianisi in provincia di Campobasso, per iniziare il periodo di formazione. Aveva anche una calcolosi renale grave, con coliche frequenti. Ho la certezza che quelle ferite non sono superficiali perché, applicando il pollice nel palmo della mano e l'indice sul dorso e facendo pressione, si ha la percezione esatta del vuoto esistente». Negli anni della vecchiaia il Padre fu infine tormentato dall'artrite e dall'artrosi. Il giornalista spiegava di aver raccolto la testimonianza da "alcuni sacerdoti polacchi in visita a Roma, i più anziani dei quali lo appresero direttamente dal Papa prima ancora che egli diventasse vescovo ausiliare di Cracovia nel 1958". Un gran numero di medici visitò Padre Pio per verificare che non si trattasse di un millantatore. La popolarità di Padre Pio e di San Giovanni Rotondo crebbe ancora grazie al passa-parola e la località dovette cominciare ad attrezzarsi per l'accoglienza di un numero di visitatori sempre maggiore. Un terzo intervento lo subì all'orecchio, dove gli si era formato un epitelioma, e l'esame istologico eseguito a Roma disse che si trattava di una forma tumorale maligna. Ultimato il primo anno del Corso di Teologia a Serracapriola, fra' Pio proseguì il suo "benessere morale e scientifico" nel Convento di Montefusco, nell'avellinese, ove per i diversi insegnamenti erano Lettori i Padri: Agostino da San Marco in Lamis, Bernardino da San Giovanni Rotondo, Bonaventura da San Giovanni Rotondo e Luigi da Serracapriola. Le ho viste anche in persone che nulla avevano di santo. Fu battezzato il giorno successivo nella chiesa di Sant'Anna. Aveva fatto la visita di leva nel 1907 ed era stato dichiarato abile ma lasciato a casa con un congedo illimitato; fu però richiamato, quindi il 6 novembre del 1915 si presentò al distretto militare di Benevento e venne assegnato alla Decima compagnia sanità di Napoli, con il numero di matricola 2094/25. [29] Tuttavia, secondo altre fonti, Pio XI avrebbe detto a monsignor Cornelio Sebastiano Cuccarollo O.F.M. «Pel continuo pianto» che faceva meditando sulla Passione di Cristo fra Pio «ammalò negli occhi». Già prima dell'anno scolastico 1907/1908 fra' Pio era stato per alcuni giorni nel Convento di Serracapriola; vi arrivò in "gita di lavoro", con altri confratelli, dal Convento molisano di Sant'Elia a Pianisi. La salma poggia su un piano di plexiglas forato e rivestito di tessuto. Il desiderio di diventare sacerdote fu sollecitato dalla conoscenza di un frate del convento di Morcone, fra' Camillo da Sant'Elia a Pianisi, che periodicamente passava per Pietrelcina a raccogliere offerte. Il 27 settembre 1899 ricevette la comunione e la cresima dall'allora arcivescovo di Benevento Donato Maria Dell'Olio. Due mesi dopo, il 26 luglio, arrivò a San Giovanni Rotondo il professore Amico Bignami, ordinario di patologia medica all'Università di Roma. In altre occasioni, sempre durante il periodo del servizio militare, sarebbero state rilevate nel corpo del frate temperature fino a 52 °C[70]. Nell'aprile 1906 ritornò a Sant'Elia a Pianisi (CB) per gli studi ginnasiali. Padre Pio avrebbe detto a Matteo che presto sarebbe guarito e lo avrebbe portato con lui in volo fino a Roma. Secondo quanto riportato da Renzo Allegri, tale evento sconcertò alcuni dei medici che in qualche modo si erano interessati alla sua salute[68]. I primi a osservarle furono i medici dell'ospedale militare di Napoli durante una visita di controllo. Il giovane non frequentò le scuole in maniera regolare perché doveva rendersi utile in famiglia lavorando la terra. Questi ipotizzò una possibile origine soprannaturale del fenomeno, ma proprio il suo entusiasmo ne minò la credibilità. che Padre Pio era stato "più che reintegrato", aggiungendo che "è la prima volta che il Santo Uffizio si rimangia i suoi decreti";[30][31] il Santo Uffizio avrebbe parlato di "una grazia speciale per l'anno santo straordinario". Tra i segni miracolosi che gli vengono attribuiti vi sono le "stimmate" che avrebbe portato per 57 anni in diverse fasi (a momenti alterni dal 1910 al 1917, e poi ininterrottamente dal 20 settembre 1918 fino a gran parte del 1968), il dono della bilocazione, la profezia, la lettura dei cuori (capacità di leggere nei cuori delle persone, carisma noto come cardiognosi[38]) e la percezione, da parte dei fedeli, di intensi profumi floreali di vario tipo (violette, gelsomino, mughetto, rose ecc.) In migliaia per il frate di Pietrelcina, Padre Pio, ostensione in diretta mondiale, San Pio, traslate nella 'sua' chiesa le spoglie, Padre Pio uomo santo di Dio. È stato destinatario, ancora in vita, di una venerazione popolare di imponenti proporzioni, anche in seguito alla fama di taumaturgo attribuitagli dai devoti, così come è stato anche oggetto di aspre critiche in ambienti ecclesiastici e medico scientifici . Che conforto che mi hai dato. [57], A Padre Pio si attribuiscono parecchie profezie su futuri pontefici. e quanto lo concerne a S. Giovanni Rotondo. [61] Il commento del futuro papa sarebbe stato il seguente «Dal momento che io non ho nessuna possibilità di diventar Papa, posso anche essere tranquillo per il resto. Soffrì di infiammazioni dell'occhio, del naso, dell'orecchio e della gola e infine di rinite e otite croniche. Quella più nota e citata riguarda Giovanni Paolo II. Non è più quindi, la semplice offerta di un’ essenza profumata, ma quella di parole e formule che sgorgano direttamente dall’anima. [28], Nel luglio del 1933 Papa Pio XI revocò le restrizioni precedentemente imposte a Padre Pio. San Pio da Pietrelcina Pr 30,5-9 Sal 118 + Dal Vangelo secondo Luca Lc 9,1-6 Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Contemporaneamente, molteplici attività finanziarie gestite da Padre Pio passarono in gestione alla Santa Sede. Ma Padre Pio avvicina questo omaggio, per modo di dire, materiale, alla preghiera. Monsignor Cesarano, con un fremito che gli attraversava l’anima e il corpo, tentò di spiegare: “Per carità, non si tratta di baci peccaminosi. Queste testimonianze sono confermate dalle fotografie scattate al corpo del santo subito dopo la sua morte. Il padre Antonio, urologo dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, voluto proprio da Padre Pio, lo accompagnò al pronto soccorso di tale struttura sanitaria, dove gli fu diagnosticata una meningite batterica fulminante. La febbre era così alta che il termometro clinico non fu in grado di misurarla in quanto fuori scala[69]. In generale, ai fini della canonizzazione, la Chiesa cattolica ritiene necessario un secondo miracolo, dopo quello richiesto per la beatificazione: nel caso di Padre Pio, è stata ritenuta miracolosa la guarigione di Matteo Pio Colella, all'epoca dei fatti un bambino di sette anni, nato il 4 dicembre 1992 a San Giovanni Rotondo[42]. I cinque erano allievi del Padre Lettore Agostino da San Marco in Lamis. Un fenomeno misterioso che si sarebbe manifestato nel corpo di Padre Pio furono le febbri estremamente alte. Scultura di Padre Pio nella Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Terni). Padre Pio lo conosco sin dal 1933 e t’assicuro che è sempre un uomo di Dio. [31] Concesse anche l'Indulto per continuare a celebrare, anche pubblicamente, la Santa Messa secondo il rito di San Pio V, sebbene dalla Quaresima del 1965 fosse in attuazione la riforma liturgica.
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