Baudelaire abitava il mondo della miseria, delle malattie veneree, della povertà , dei reietti e degli emarginati, immerso nel lato oscuro della società , quel regno di tenebra che la sua famiglia aveva sempre guardato da molto lontano, forse di sfuggita, universo decadente di cui egli era il Vate, perso nella moltitudine di una folla assente, disperata, frenetica, votata all’adulazione di un solo Dio: il denaro. donne dallo sguardo schietto châè un incanto. Le meno astute delle donne hanno unâinfinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira. Vediamo solo alcuni dei numerosi versi baudelairiani dedicati alle donne. Il Veleno e la Spada a farne il tuo letto ed il tuo regno;”. Un lampo… poi la notte! Osservante di un solo credo, la voluttà , e schiavo delle conseguenze che essa comporta. ho detto al perfido veleno Una donna passò, con la mano fastosa La donna del poeta francese è una figura ambigua: tanto bella e benefica quanto terribile ed ingannatrice. E allora, quale insopportabile ossessione!” Questa bohème è per me tutto: la mia ricchezza, Il poeta francese vede nell’amore sensuale una fonte di evasione attraverso l’erotismo e il piacere estetico. Qui di seguito presento una raccolta delle poesie più belle e famose di Charles Baudelaire, tratte da I [â¦] A cura di Massimo Colesanti e traduzioni di Claudio Rendina. Come certi spiriti vagano sulla musica, Bellezza fuggitiva, Il suo alito emette una musica, e che tra le sue mani ha riscaldato il mio cuore“: La donna non è più legata ad un ideale religioso e la perfezione femminile non è la madonna o donna-angelo degli stilnovisti, ma diviene una figura ambigua, spesso cattiva: una “femme fatale”, cosciente della sua sessualità e dell’effetto che ha sugli uomini, proprio per questo l’uomo prende una posizione “sottomessa” diventa dipendente dalle passioni che lei gli ispira e pur invocando la libertà non la desidera. Un complesso edipico mai superato, si pensa, eppure molte figure femminili hanno attraversato la vita di quest’uomo così bisognoso d’amore. Mi ricordo i lungosenna, che erano così tristi la sera. Baudelaire e le donne? con disprezzo m’han detto: L’eros non è quasi mai capace di distaccare estasi e disprezzo e l’artista trova la donna tanto più seducente quanto più ripugnante, bisognosa di trovare vittime ogni giorno. “Sulla tua profonda capigliatura La poesia “Il serpente che danza” è un immagine carica di sensualità , che unisce due connotati discostanti: le movenze seducenti dell’animale che si muove davanti al poeta e la sua pericolosità , che lo rende ai suoi occhi ancor più intrigante. come il forzato alla catena. “Il Vulcano Malato“), L’amore di Baudelaire è sincero, se non fosse per il dettaglio che egli continua a sottolineare: è un amore dettato dallo spirito, un’unione platonica, che accresce la sua anima, e che non ha niente a che fare col corpo. Bellezza, Angelo o Sirena, tu ci rendi â fata dagli occhi di velluto⦠Inno alla bellezza. dai flotti blu e bruni, come una nave che si ridesta Negli occhi suoi, ove s’annuncia l’uragano, Charles Baudelaire è giunto ai nostri giorni con l’appellativo di “misogino” (Misoginia), a causa delle sue dichiarazioni e delle sue note abitudini: ma come può il poeta che ha reso immortali così tante donne essere etichettato come un mostro nei loro confronti? se pure i nostri sforzi con quegli acri profumi, imbecille! La poesia è un chiarissimo sfogo contro Jeanne Duval, attrice con cui Baudelaire visse una storia d’amore tormentata, piena di litigi e abbandoni mai definitivi. Cosa rendeva diversa la Sabatier? Inoltre, l’attrattiva fisica delle donne a causare movimenti spirituali nel poeta. Tu, infame alla quale son legato Le altre quattro poesie, invece, parlano di amore â questa volta eterosessuale â mescolando una forte sensualità al tema della morte, talmente centrale per Baudelaire che a questa dedica tutta la sezione finale di Les Fleurs du Mal.Le immagini presentate, a tratti molto esplicite, a tratti violente, fecero gridare allo scandalo il Tribunal de la Seine. Quando commetto qualche grossa stupidaggine, mi dico: Mio Dio! Baudelaire, Charles - Vie, style et oeuvre Appunto di letteratura francese che descrive la vita, le opere e la poetica dello scrittore Charles Baudelaire. Il poeta potrebbe tranquillamente restare indifferente, ma resta fortemente mortificato quando si accorge che in questa folla infernale che lo insulta c’è anche la sua donna: Si misero a osservarmi con freddo occhio. Caroline non aveva colpa, era solo una giovane donna che era diventata vedova troppo presto: quando il padre di Charles morì, lei aveva poco più di trentatré anni. Mundus Muliebris: le donne di Charles Baudelaire. (Cit.). L’intento, se non il desiderio di Baudelaire è quello di rappresentare un immagine “disturbante”, che sconvolge il consueto ordine delle cose, che istintivamente lo sguardo dello spettatore repelle , impreparato a certi vocaboli, a certe immagini ma che, interiormente, lo attrae ed incuriosisce. “Se Charles si fosse lasciato guidare dal suo patrigno, la sua carriera sarebbe stata ben diversa. Baudelaire pubblica, nel 1860, “I paradisi artificiali”, un saggio che tratta l’uso di droghe, soprattutto hashish ed oppio, come palliativi alla grigia realtà e mezzi per assecondare il gusto dell’ ”infinito” tanto desiderato e mai appagato. Colei che ha amato e odiato più di tutte, di cui ha chiesto disperatamente la presenza, l’amore e la comprensione, il suo punto fermo, il suo primo urto con la vita. Charles in una lettera alla madre parla della “tremenda notte in cui la colpì con una tegola”: le discussione diventavano il pane quotidiano, i debiti il castigo di ogni giorno. per strigliarsi la carne e ungersi le spalle, la lecco in silenzio con maggior fervore Charles amava l’arte, era Poeta in ogni suo gesto, era uno spirito esplosivo, difficile da controllare anche per se stesso. ti liberassero da quel dominio. La venere si è rivelata per quel che è realmente: quando sfuma l’aria dell’amore passionale subentrano le difficoltà , il quotidiano, il bisogno di denaro, i capricci, i dispetti. “Tu che come un colpo di coltello, che una sera d’inverno la dea Fame mare olezzante e vagabondo Quanti modi di intendere l’amore può sperimentare un cuore? pensa che dolcezza La donna per Baudelaire è una femmina perversa che si accosta alla figura del vampiro. Il poeta Charles Baudelaire ha cantato, talvolta gridato, ripudiato o pianto, le sue pene d’amore, frutto di rapporti turbolenti, complessi ed eternamente in contrasto. Quando faccio qualcosa di buono, mi dico: “Ecco qualcosa che mi avvicina a lei – nello spirito“. La figura diametralmente opposta alla donna-angelo è espressa nella poesia di ispirazione dantesca dal titolo, appunto, “La Beatrice”. Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 â Parigi, 31 agosto 1867), considerato uno dei più importanti poeti della letteratura mondiale, è stato esponente chiave del simbolismo e grande innovatore del genere lirico (il primo dei poeti moderni). Da unico rifugio alle ingiurie della vita, Jeanne si trasforma improvvisamente nella figura del Vampiro, mostro notturno, ammaliatore, che dissangua la sua preda, il poeta, che non riesce a resistergli, e con far masochista implora per quei morsi, lacrimando tra l’agonia ed il piacere. L’errore di Baudelaire fu quello di cercare l’amore dove non ve ne erano i presupposti: dalle attrici, dalle salottiere, dalle prostitute, donne di tanti uomini, votate al migliore offerente. (cit.). Amare a sazietà , La donna per Baudelaire: la âfemme fataleâ. Charles Baudelaire FIORI DEL MALE ⢠DONNE DANNATE Coricate sulla sabbia come armento pensoso volgono gli occhi verso l'orizzonte marino e i piedi che si cercano, le mani ravvicinate hanno dolci languori e brividi amari. Tra eros e morte. Madre di giochi latini e di voluttà greche, Lesbo, in cui sono i baci, languenti o gioiosi, caldi come il sole, freschi come le angurie, gioiello delle notti e dei giorni gloriosi; madre di giochi latini e di voluttà greche, Lesbo, in cui sono i baci simili alle cascate Ogni donna ha incarnato i vari aspetti del suo carattere: appassionato seduttore ma anche un uomo spirituale, affettuoso, amichevole, dai modi garbati, ma immancabilmente geloso e dispettoso. E subito dopo, diventa aggressivo, sprofonda nella malinconia, abbandonandosi ai piaceri del corpo. L’errore stava nell’aspettarsi ch’egli fosse diverso, che fosse qualcun altro: Charles ci ha provato, si è costruito la maschera, ma non la sopportava, lo soffocava, gli andava stretta. Tale tendenza accompagna le trasformazioni della letteratura tardo ottocentesca dal momento in cui vengono meno i fondamenti della poetica naturalistica, e si passa da unâidea di realtà fenomenica e superficiale a un concetto del reale più complesso, ambiguo e [â¦] La vita di Baudelaire termina prematuramente nel 1867 allâetà di 46 anni a causa della sifilide che lo porta ad una lenta e progressiva degenerazione fisica. Poesie scelte: CHARLES BAUDELAIRE, Femmes damnées (Donne dannate), in: Les fleurs du mal. L’apoteosi della sua “vita libera a Parigi” è quando confessa al fratellastro Alphonse Baudelaire di aver “tolto una ragazza da una Casa“. Tenerezze infinite! Fazi Editore 2007), – “Il mio cuore messo a nudo” di Charles Baudelaire, a cura di Diana Grange Fiori. L’odio è un sentimento insito nella natura umana, ed è proprio quello il soggetto che Baudelaire, come un abile chirurgo, mette in mostra al pubblico di quella che si direbbe un’autopsia, decantando la bellezza delle cose morte, sognando su forme desinate a deteriorarsi, e carezzando amorevolmente il ricordo di un tesoro perduto. Poesie di Charles Baudelaire Spleen Quando, come un coperchio, il cielo basso e greve schiaccia lâanima che geme nel ⦠“Che metamorfosi mistica Le une, cuori innamorati di lunghe confidenze, nel L’elemento religioso è costante, proprio a sottolineare il tipo sensazione che egli sente e vuole trasmettere: con Baudelaire c’è quella che si potrebbe chiamare “la rivalsa degli emarginati”, per la prima volta il posto d’onore viene riservato ai personaggi reclusi alla bellezza e all’amore, meritevoli di dolcezze per atto di misericordia, e per mettere sulla scena, senza veli o artifici, i veri protagonisti dello spettacolo del mondo. Donne dannate Coricate sulla sabbia come armento pensoso volgono gli occhi verso l'orizzonte marino e i piedi che si cercano, le mani ravvicinate hanno dolci languori e brividi amari. al vento del mattino, D’altronde la donna amata ha sempre ispirato autori la cui poesia sembra essere un viaggio irripetibile di libertà alla ricerca di uno sguardo benefico che suggestiona e che solo le donne sanno indossare, ma il poeta parigino ha cantato idealizzando la figura femminile a modo suo, guardando alle due forme complementari dell’amore umano senza riuscire però a fonderle insieme: la forma spiritualizzata e consacrata dello slancio amoroso dell’anima, riducendo il corpo a semplice mezzo per l’incontro delle due anime; così come ne ha cantato la forma materiale della passione sensuale e carnale. Di quanti idoli lo spirito di un uomo può dirsi devoto servo? – E se per disgrazia mi acquisissi il desiderio di essere geloso! La maggior parte delle testimonianze che ricordano Baudelaire gli hanno attribuito un segno distintivo, un’immagine: “Bizzarro”, qualcosa di inusuale, che non si vede tutti i giorni, che può risultare fastidioso, stucchevole, ma che inevitabilmente affascina. L’autore dei “fiori malaticci” è invecchiato, fiaccato dalle sue battaglie, ben consapevole dell’aura scura che gli sorvola sulla testa, dove non v’è più l’aureola immacolata dell’artista, e tristemente abituato al suo letto, ormai vuoto e freddo. ( Chiudi sessione / Sciagura la notte dei brevi godimenti, châio concepii nel ventre lâatroce espiazione! Questa settimana mi voglio soffermare sul concetto di bellezza. â¦, Bellezza, duro flagello dell’anima, dillo che lo vuoi! Gustave Courbet, Ritratto di Baudelaire. L’amore di Charles Baudelaire per le donne è espresso come gusto della vita, fascinazione della bellezza e sogno impossibile di “un altrove” dove l’esistenza scorra serena e speranzosa. Il libro Cuore di Edmondo De Amicis: analisi dell’opera, Letteratura italiana del secondo Ottocento, Dispotismo illuminato: tra Assolutismo ed Illuminismo. Le si rivolge con tono dolce, per esempio, in “L’invito al viaggio”: “Bimba mia, sorella mia, Che con un solo sguardo la vita m’hai ridato, Io ti avrei certo amato, e tu certo lo sai!”. Perché mangiare pesce fa bene al cervello? Figlio di secondo matrimonio del padre funzionario al Senato, ormai 62enne, e della ventisettenne Caroline Archimbaut-Dufays. Non so dove tu fuggi, tu non sai dove vado, “Ha solo vent’anni, ma i seni già cadenti – Charles Baudelaire, Lettera alla madre 6 maggio 1861 (da “Il Vulcano Malato“). Jeanne era un personaggio discutibile per l’opinione dell’epoca: non solo era un’attrice, quindi frequentatrice senza dubbio di contesti poco raccomandabili, ma c’era un altro dettaglio a rendere il tutto ancor più clamoroso; Jeanne era di pelle scura, mulatta per l’esattezza. Ma come poter amare una donna se colei che avrebbe dovuto dargli affetto incondizionatamente fu la prima a respingerlo? Amore, il mio naviga sul tuo profumo!”. Edizione 2010), – “Il ribelle in guanti rosa” di Giuseppe Montesano (Mondadori, 2007), -“Il Vulcano Malato: lettere 1832 – 1866” a cura di Cinzia Bigliosi Franck. ( Chiudi sessione / “La languida Asia e la bruciante Africa, la sua bellezza fiorisce solo nel mio triste cuore” In questa poesia, la donna è per Baudelaire una femmina perversa che si accosta alla figura del vampiro. Modifica ), Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail. Con Marie l’amore dell’uomo Baudelaire si trasforma ancora una volta, intenerendosi, mosso da un desiderio di protezione, ma al tempo stesso “intrigante, infido, penetrante e sottile” (cit. Esotica, una creatura singolare, la Donna di Baudelaire, colei che più di tutte ha martoriato e cullato il suo cuore: una relazione durata per quasi quindici anni, tra litigi e tenerezze, la storia con Jeanne Duval è l’incarnazione dell’attrazione di Baudelaire per ciò che è stravagante, scandaloso, che nell’uomo risveglia tutti gli istinti primordiali, anche quelli più animaleschi. come un neonato io la poppo e la mordo.Â, Benché spesso non abbia neanche un soldo nel paese che ti assomiglia!”, “L’Invito al viaggio” – Charles Baudelaire. Altrove, in lontananza, e tardi, o forse mai! Le realtà astratte presentate con il pretesto della donna risultano ambivalenti: per Baudelaire, la mente e il corpo, l’anima e la sensualità sono strettamente legate: bellezza plastica e bellezza spirituale sono simili, e questo è probabilmente il motivo per cui Baudelaire le mescola nella sua poetica. Se lo sapesse lei!” 23-feb-2013 - Esplora la bacheca "Charles Baudelaire" di Silvia Andreoli, seguita da 535 persone su Pinterest. Alcune di queste poesie furono poi raccolte ne Les Fleurs du mal (1857), la cui pubblicazione costò denunce e processi. “Invisibile agli sguardi del beffardo mondo