Visita il negozio Scopri i servizi Scopri la consulenza Scopri le promozioni, Presidente Centro Italiano Vela d’Altura 2013-2018 Routage Moro di Venezia – Giraglia Rolex Cup 2016 Autore Dalla banca all’oceano Longanesi 2015 Rolex Middle Sea Race 2016 – Class40 Palermo-Montecarlo, Giraglia Rolex Cup 2015 Corsica x tutti 2014 – Primi classificati e record Roma x Tutti 2014 – Terzi classificati Autore Navigare meglio con Marco Nannini 4 DVD Medaglia al Merito della Presidenza del Senato 2013 Arcipelago Mini 650 – 2013 – Primo Classificato proto Velista dell’anno – 2012 – Giornale della vela Global Ocean Race 2011/2012 (Secondo classificato) Route du Rhum 2010 (27esimo/45) Round Britain and Ireland 2010 (Secondo) Medaglia d’onore dallo stato di Rhode Island USA OSTAR 2009 (Primo classificato IRC3), Contatti info@barca-a-vela.it | +39 3204063306, Autrice 99 Domande sulla vela – 2010 Reporter Louis Vuitton e America’s Cup Media Center Giro d’Italia in solitaria 2008 – Libera la vita libera le vele Rotta per Capaci – 2007 – Progetto per vittime della Mafia Rubicon Antigua Challenge 2006 – 3° Posto Spirito di Stella Transat des Alizes 2003 – con Giancarlo Pedote Roma x 2 2003 – Mini 650 (Secondi classificati) Corsica x 2 2000 Mini 650 (Primi classificati) Pirelli Cup, Trofeo Tre Golfi, Maxi Rolex Cup Maxi 80’ Virtuelle – 84’ Stainlager II – 118 ’ Viriella Veleria Olimpic Sails 1999-2000. Quindi è consigliabile fissare le crocette in posizione rialzata per evitare il pericolo che si abbattano completamente verso il basso, provocando la rottura dell’albero. Il  fatto stesso che l’albero rimanesse dritto anche tesando le volanti mi dava buona sicurezza che avessi già regolato correttamente le D2. Una volta corretta la regolazione l’albero rimaneva dritto su entrambe le mura. Non crediate di poter fare i fenomeni con particolari guadagni sulla bolina con la volante alta a ferro. Tesando il paterazzo, la parte centrale dell’albero avanzava verso prua creando una leggera forma a “C” dell’albero visto lateralmente. Quindi possiamo rimettere il T-bone che accorcia la volante bassa e usarla come contro cavo dello stralletto di prua. Studiate e messe a punto dai regatanti, possono in realtà fare la gioia anche di chi usa la barca solo per andare in crociera. Questo sistema con T-bone sulla bassa fornisce la massima flessibilità ed è ovviamente indicato per chi poi sa usarlo. Una volta regolate le basse si tendono le alte, contando che sia uguale il numero di giri che si danno ai tenditori a destra e a sinistra, per avere la testa d’albero sulla posizione verticale. A volte, nella parte superiore di alberi molto alti, occorre impedire all’albero di flettersi all’indietro eccessivamente. Se tutte la sartie laterali sono attaccate in un unico punto in coperta sull’asse trasversale dell’albero sono necessarie. Se vedrete la testa d’albero flettersi sottovento saranno da tesare le sartie alte, se al contrario andrà sottovento la parte centrale dell’albero saranno da tesare le basse e le medie. Prima di regolarle potevamo però usarle per fare un test sulla regolazione del nostro albero. Con albero storto la prima cosa da capire era il perchè. Questo spiegava perché l’albero partisse storto verso sinistra. Con le D2 in bando le D1 erano evidentemente troppo molle. Era ora di passare alle volanti per decidere se occorreva toccare qualcosa. Regolazione del sartiame Su una barca a vela, lo scafo, l’attrezzatura dormiente, le vele e le manovre correnti formano un insieme. Bisogna ricordare che per una buona andatura di bolina è necessario avere lo strallo di prua il più rettilineo possibile, e questo è molto importante anche con gli avvolgifiocco, che funzionano bene solo se lo strallo è molto tesato. Ogni giro completo corrispondeva a circa 3-4 millimetri di lunghezza. Non essendo stato io a montare l’albero non potevo aver certezza che gli arridatoi fossero stati inseriti correttamente. Una volta che l’albero è verticale si tendono le sartie basse gradualmente, controllando sempre che l’albero resti allineato. Per quanto riguarda la regolazione delle volanti le lascio per ultime, perché come vedremo ci sono varie opzioni sul come usarle. Se sono entrambe troppo cazzate l’albero diventa sempre più dritto a mo’ di palo del telegrafo perdendo la sua bella forma. Sono tutte quelle che servono a sostenere l’albero, quindi sartie, paterazzo, stralli e volanti. Ovvero non è più una delle manovre fisse (se pur regolabile). Su alcune barche su questa legatura si realizza un loop con T-bone che permette di lasciare la legatura lunga o accorciarla di qualche centimetro. Prendendo V1 e D1, scuotendole e colpendole si ha come un riferimento rispetto alla loro tensione. Le sartie volanti servono per regolare la forma dell’albero e permettono di dare un grosso carico sullo strallo di poppa senza piegare l’albero in maniera eccessiva. Lo stralletto di trinca non è una manovra fissa essendo amovibile. Il punteggio più alto vince. Siamo riusciti così a ripristinare una situazione in cui le due sartie V1 erano lunghe uguali e con la stessa regolazione. Questo perché l’albero di bolina è a pieno carico a 15-16 nodi dopodiché occorre ridurre tela. Se ci si mette le mani senza seguire una sequenza e senza sapere quel che si fa si gira in tondo come un cane che si mode la coda. Questo può essere misurato appendendo un secchio pieno d’acqua alla drizza randa tenendo il secchio a fil di coperta. I mostravento di questo tipo danno precise indicazioni per la regolazione fine della scotta di fiocco e del corretto mantenimento di rotta. Non spaventatevi se dovete regolare le sartie basse o centrali in maniera asimettrica, l’importante è avere l’alberto centrato. Ammainata la vela e svitati i bulloni di ritenuta è stato possibile alzare il tamburo ed accedere all’arridatoio dello strallo di prua. 19 Rinforzi per le volanti. Potete fare la prova opposta e cazzare la volante sottovento e verificare che l’albero non scada sotto vento. A questo punto, l’albero è dritto e per far si che lo rimanga, le sartie andranno regolate entrambe dello stesso numero di giri (se tiriamo 2 giri la sartia … Si differenziano dalle manovre correnti che invece sono le manovre che scorrono attraverso bozzelli e servono per regolare le vele. Per questo motivo sono realizzati solitamente con cime in dyneema e non con semplice poliestere. Gli stessi due giri li abbiamo ripresi di strallo di prua. Le sartie volanti servono per regolare la forma dell’albero e permettono di dare un grosso carico sullo strallo di poppa senza piegare l’albero in maniera eccessiva. Con lo strallo di trinchetta sono necessarie solo in … Tesando la volante di sinistra tutto sembrava più o meno ok. Con quella di dritta c’era un problema, l’albero andava sopravento all’altezza della seconda crocetta. Essendo fermi in porto senza vele, posso ignorare le D2 fino all’ultimo. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria è bene ricordare che la principale causa dell’ossidazione è il sale marino e pertanto la cosa migliore è lavare il più spesso possibile con acqua dolce albero, boma, tangone, drizze, tenditori e tutto il resto dell’attrezzatura di coperta. Abbiamo dato ancora un giro allo strallo e tolto un giro alle V1 e ci siamo ritenuti soddisfatti. Il rigger pigro avvita l’arridatoio in coperta di qualche giro per dover agganciare alla bisogna solo la sartia verticale, la V1. Ovvero cazzarle a ferro ed osservare l’effetto che per questo tipo di barca non deve essere significativo (tornerò su questo punto). Sulle barche con crocettoni acquartierati, le volanti non sono strutturali. L’obbiettivo è di dare una bella forma a tutto l’albero che non abbia strane incurvature, inversioni etc. Abbiamo ripetuto l’esercizio per la diagonale bassa D1. Per ridurre lo sbananamento dobbiamo quindi ridurre tensione alle V1 ma anche monitorare la tensione delle D1. Contestualmente, per compressione verticale dell’albero, tesare il paterazzo causava un’incurvatura dell’albero. Questo punterà indietro fino alla prima crocetta per poi pericolosamente invertire e fare un curvone fra prima e testa. A un neofita l’albero di un cabinato a… Volanti Si? L’influenza di strallo-V1 e D1 sullo sbananamento dell’albero fino alla prima crocetta. Traduzioni in contesto per "sartie" in italiano-inglese da Reverso Context: Molibdeno coefficiente di dilatazione termica sartie è basso e difficile da deformazioni, danni, resistente alla corrosione. Per esempio per le barche oceaniche le volanti aiutano a stabilizzare l’albero ed evitare che pompi o si fletta. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. lo sbananamento, data una regolazione delle V1 è controllato dalla tensione delle D1 e D2. Senza troppi misteri anche qui mi sono affidato alla mia memoria “sensoriale”. Oltre a fungere da sostegno in generale all’albero serve a consentire di cazzare lo strallo di trinca senza creare flessioni nell’albero. Dando qualche giro simmetrico sinistra destra alle D1 abbiamo subito potuto raddrizzare la parte bassa dell’albero. Quindi in tutta franchezza, mi stavo fidando dei miei occhi. Armo con volanti. Tesare le volanti e/o le sartie basse. In questo articolo ci occuperemo della regolazione delle manovre fisse, ovvero del sartiame di una tipica barca a vela. La tensione delle diagonali basse D1 controlla l’angolo fino alla prima crocetta del curvone complessivo che l’albero assume fino in testa d’albero. La prima operazione da fare è posizionare l’albero esattamente verticale, con le sartie alte, servendosi di una drizza (per esempio quella della randa) per controllare che la distanza dalla testa d’albero alla falchetta sia uguale dalle due parti. Una modifica di circa 1,5cm che a 20 metri di altezza si notavano eccome. L’armo più tradizionale è storicamente stato quello in testa. Il meglio per la nautica scelto da chi vive il mare. Per ultimo si regolano le medie che devono essere ancora meno tesate delle basse e delle alte. Lo sbananamento aggiuntivo cambierà di 1 nodo 2 al massimo il momento del cambio vela. La trinca si arma già in 16 nodi di vento circa. Mentre il paterazzo agisce in testa d'albero, le sartie volanti no ma + o- a 3/4 d'albero hanno una funzione simile ma è una regolazione + fine che si fa dopo aver regolato il paterazzo.Volanti perché nelle andature lasche il boma si scontrerebbe con dette sartie per cui ad es. Non avevamo dubbi avendo già simulato lo sforzo con la volante. Queste volanti non sono strutturali, dunque non manovre fisse, l’albero non ne ha bisogno in nessuna condizione per stare su. Questo è possibile farlo perché la sartia in tondino è libera di ruotare all’interno della sua T-Cup. Galleria. Form is being submitted, please wait a bit. Drizze Scotte di qualità premium (matt, dynamo, ..) fino a diametro mm 18. baby stay per regolazione (oppure 4 sartie basse) 4 sartie basse 2 sartie basse (a poppa) + stralletto sartie volanti. Così abbiamo misurato la lunghezza totale del sistema arridatoi di sinistra e dritta sia per le sartie verticali (V1) sia per le diagonali basse (D1). Il rake sposta il centro velico a poppa e lo sbananamento smagrisce la randa, entrambe non vogliamo con venti leggeri. Questo vuol dire che quando si lasca la drizza randa il boma cade in tuga. Di colpo avrete una volante tesa che potrebbe addirittura far invertire l’albero verso poppa alla seconda crocetta. Dunque, a scanso di ogni pericolo, abbiamo puntato lo stralletto di trinca (per raddoppiare rispetto allo strallo di prua). Con una barca con armo in testa, il paterazzo poteva essere utilizzato per aumentare la tensione dello strallo di prua con vento forte. Avevo infatti navigato su una barca identica per 60.000 miglia complessive circa. 1994 ... albero senza sartie volanti, area dedicata alle manovre) Wallygator (ORA WALLY ONE) CHIUDI. Questa incurvatura permetteva di portare verso prua il “grasso” della randa. È molto importante che le crocette abbiano un angolo verso l’alto di 2-4 gradi perché il carico delle sartie agisce nella direzione della bisettrice dell’angolo formato dalla sartia stessa dove passa sulla crocetta, spingendo questa verso il basso. Il paterazzo semplicemente non c’è, per lasciar spazio al randone “square top”. Una sicurezza in più in caso di mare formato per evitare il “pompaggio” dell’albero ed anche un mezzo per una regolazione di fino. Abbiamo tolto ulteriori due giri alle V1 e li abbiamo ripresi di strallo. La regolazione principale si effettua con le scotte lascando le vele nellepoggiate e cazzando le vele nelle orzate. Abbiamo comunque poi puntato una drizza spi a sinistra e una a dritta ad un golfare in falchetta. In questa maniera quando aumentando il vento si tenderà a ferro lo strallo, l’albero si fletterà verso poppa, migliorando la forma della randa. SARTIE VOLANTI: Cavi laterali fissati all'albero per mezzo di staffe e allo scafo per mezzo delle lande. Per questo motivo si ovvia alla questione con l’introduzione di lazy jack strutturali. Ma spesso lo strallo di prua non ha un arridatoio per la regolazione di fino, ed in ogni caso è molto difficile da regolare in navigazione, per cui bisogna agire indirettamente tesando lo strallo di poppa. La parte alta invece, priva di sostegno potrebbe forzare l’albero scaricando tutto sulle sartie. Cosa si intende quando diciamo che sono strutturali. La V1 di sinistra era ben 2cm più corta della V1 di dritta. • baby stay per regolazione (oppure 4 sartie basse) • 4 sartie basse • 2 sartie basse (a poppa) + stralletto. Fra le manovre fisse o correnti non c’è paterazzo, cosa comune su tantissime imbarcazioni moderne. Fatto ciò sono tornato ad osservare la rotaia dell’albero e, non c’è da stupirsi, l’albero era perfettamente dritto sull’asse sinistra destra senza alcuna curvatura. Entrambe le operazioni miglioravano la performance di bolina. REGOLAZIONE LONGITUDINALE 1991 flush-deck Wallygator (ORA WALLY ONE) CHIUDI. Specie con D2 in bando che non impediscono alla sezione sopra la prima crocetta di sbananare in avanti. Abbiamo anche detto che l’albero di un Class40 è abbastanza “ignorante” e poco flessibile. Servono a tirare e a sostenere l’albero verso poppa, generalmente utilizzate negli armi frazionati: si dicono volanti perché si molla quella sottovento in modo da non ostacolare il movimento del boma. Le manovre fisse, ad eccezione del rinvio del paterazzo che potrà essere anche in fibra tessile con un diametro non inferiore a 7mm, dovranno essere in acciaio inox o galvanizzato a più fili. Abbiamo dovuto dunque dare per scontata una cosa, che ogni coppia di sartie fosse lunga uguale. In caso contrario è bene provvedere alla sostituzione. Iscriviti per ricevere gli ultimi aggiornamenti e sopratutto i codici sconto per il negozio. Per assurdo, gli alberi frazionati armati con volanti possono essere più semplici da regolare in navigazione in quanto generalmente possiedono anche un paio di volanti basse che, esercitando una trazione maggiore verso poppa, fungono da diretto regolatore della flessione dell’albero. Cominciando dalla testa d’albero controllare tutte le connessioni delle antenne e delle luci, sostituire le lampadine, lubrificare le pulegge delle drizze e sostituire quelle logorate. Per prima cosa vediamo come possiamo regolare nella maniera migliore il nostro albero. Le manovre fisse come le sartie sono in tondino. Barca a Vela non è solo un sito di notizie, Scopri i prodotti, i servizi e la consulenza, Anni di duro lavoro, trovano un nuovo significato con il Vendée…, Pasquale De Gregorio, il navigatore gentiluomo, Marco Nannini, navigatore alla ricerca del significato della vita, Max Sirena, vent’anni di Coppa America e il sogno d’argento, L’atlantico in solitaria alla OSTAR 2009 – I VIDEO degli italiani, Nasce una nuova in solitaria intorno al mondo, la Global Solo….